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GIOVANNI PAOLO II

REGINA COELI

Solennità di San Giuseppe Artigiano
Giovedì, 1° maggio 1980

 

Raccomando alle vostre preghiere il viaggio che inizierò domani mattina. Spero che nei giorni della mia assenza i romani cercheranno di andare, di viaggiare con me spiritualmente, pregando per la Chiesa nei Paesi africani e soprattutto in quelli che visiterò.

Vi ringrazio per la vostra presenza nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria di san Giuseppe. San Giuseppe uomo di lavoro, san Giuseppe uomo di Dio, che fu provvidenzialmente posto al centro di due grandi vicende umane: la famiglia e il lavoro. Noi tutti siamo al centro di queste realtà, specialmente coloro che vivono in famiglia, nel matrimonio, e coloro che lavorano per sostenere la propria famiglia. Così, san Giuseppe diviene quasi il patrono della maggioranza degli uomini e dei cristiani, diventa il patrono del mondo dei laici. Il suo esempio ci dà una viva immagine di quello che potrebbe essere la vocazione cristiana della vita in famiglia e nell’ambiente di lavoro. Così, avendo dinanzi ai nostri occhi questa splendida e, nel contempo, tanto semplice e tanto umile figura di san Giuseppe, preghiamo oggi, in questa circostanza, per tutti gli uomini che vivono nella famiglia e che guadagnano con il loro lavoro, specialmente con il lavoro delle proprie braccia, come san Giuseppe.

 

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