Index   Back Top Print

[ IT ]

SANTA MESSA NELLA SOLENNITÀ
DELL'ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Chiesa parrocchiale di Castel Gandolfo
 Mercoledì, 15 agosto 1984

 

1. “Una donna vestita di sole” (Ap 12, 1).

Oggi la Chiesa guarda verso il suo futuro. Maria assunta, donna vestita di sole, è un segno di quel futuro. Nella sua assunzione si manifesta il destino definitivo dell’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio: il destino definitivo dell’uomo redento da Cristo crocifisso. Nella sua risurrezione dai morti e nella sua ascensione al cielo ha inizio la “chiamata alla gloria” di tutto il popolo di Dio.

Maria è la prima tra i redenti. È anche la prima tra i “chiamati alla gloria”.

Proprio questo festeggia la Chiesa in questo giorno. Maria, la “donna” abbracciata nell’anima e nel corpo dal mistero del Dio vivente: del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

2. La Chiesa guardando verso il suo futuro, vi medita sopra alla luce di Maria assunta, partendo dal proprio passato.

La “donna vestita di sole” dell’Apocalisse di Giovanni è a un tempo la donna che dopo il peccato dell’uomo è stata introdotta al centro stesso della lotta contro lo Spirito delle tenebre.

Ne parla il libro della Genesi. Ricordiamo le parole di Dio-Jahvè pronunziate al Tentatore: “Io porrò inimicizia tra te e la donna” (Gen 3, 15). E questo viene riconfermato dall’Apocalisse: “Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato” (Ap 12, 4).

Ci troviamo nel punto centrale delle lotte che si svolgono, sulla terra, sin dall’inizio della storia dell’uomo (cf. Gaudium et Spes, 13).

Il serpente del libro della Genesi, il drago dell’Apocalisse è lo stesso Spirito delle tenebre, il Principe della menzogna, che, rifiutando Dio e tutto ciò che è divino, è diventato la “negazioneincarnata.

La storia dell’uomo, la storia del mondo si svolge sotto la pressione incessante di questa negazione originaria di Dio portata avanti da Satana, negazione del Creatore da parte della creatura. Fin dall’inizio, e dal momento della tentazione dei primi genitori, e poi durante tutte le generazioni dei figli e figlie della terra, egli tenta di innestare il suo “non servirò” nell’anima dell’uomo.

3. Chi è questa “donna”? È colei che con tutto il suo essere umano dice: “Eccomi, sono la serva del Signore” (Lc 1, 38). E dice così perché il suo essere umano, fin dal concepimento stesso, è stato plasmato dalla grazia di colui che fu preannunziato dal profeta come il “Servo di Jahvè”; di colui che venendo al mondo dice: “Ecco, io vengo... per fare, o Dio, la tua volontà” (Eb 10, 7).

Egli è l’eterno Figlio del Padre.

Nel centro stesso delle lotte tra lo spirito della negazione di Dio e il servizio salvifico, il Figlio di Dio è divenuto Figlio di Maria.

“Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro” (Ap 12, 5).

Così dunque si compie la promessa di Dio del libro della Genesi: in mezzo alla storia dell’uomo sta il Figlio della donna, che è il ministro della salvezza dell’uomo e del mondo.

La lotta, il combattimento si svolgono tra l’eterno piano divino della salvezza di ogni cosa in Dio: dell’uomo e del mondo; e la volontà di Satana che tende a far sì che “ogni cosa”, l’uomo e il mondo, rifiuti Dio.

Noi siamo coinvolti in questa lotta. Essa si svolge attraverso le molteplici trame della storia dell’umanità sulla terra. S’iscrive nel cuore di ogni uomo. L’ha ricordato l’ultimo Concilio, particolarmente in diversi luoghi della costituzione Gaudium et Spes.

4. La Chiesa guarda dunque, nella solennità dell’Assunzione, la sintesi della propria storia, dagli inizi dell’uomo sulla terra.

Nella mentalità contemporanea, la tentazione di rifiutare Dio e tutto ciò che è divino si affaccia in una forma particolarmente acuta. Lo Spirito della menzogna tenta di far credere agli uomini della nostra epoca di essere, “come dèi”, al di fuori del bene e del male (“conoscendo il bene e il male” (Gen 3, 5)); che il peccato non esiste; mentre la realtà del peccato e del male insidia, come non mai prima, l’uomo dando prova di sé con minacce di dimensione mai prima conosciuta!

Dinanzi a tutto questo, la Chiesa guarda alla “donna” come a un segno grande, poiché essa non ha ceduto mai allo spirito della menzogna. Lei, proprio lei che fu sempre la serva del Signore, a Nazaret, a Betlemme, sotto la croce, nell’Assunzione; proprio lei ha la potenza materna di guidare l’uomo, nello Spirito di verità, attraverso questa epoca di grande menzogna, nella quale egli vive.

Lo Spirito di verità, nella storia dell’umanità, è frutto della croce e della risurrezione di Cristo.

5. La Chiesa guarda quindi la “donna”, Maria. In lei vede il suo primo modello. Essa stessa desidera essere vergine, dedita completamente al suo Redentore. Desidera essere anche madre che genera figli nel Figlio unigenito: in colui che Maria ha fatto nascere come il “Figlio dell’uomo”.

Al servizio materno di Maria dobbiamo che nella storia dell’umanità minacciata dal programma di negazione è entrata decisamente la forza della redenzione. Il Figlio di Maria “rapito verso Dio e verso il suo trono” (Ap 12, 5) ha rinnovato, una volta per sempre, ciò che è l’eterno disegno di Dio nei riguardi del creato: la salvezza dell’uomo e del mondo.

La prima tra i salvati è la Madre del Salvatore. Oggi la Chiesa aguzza lo sguardo della fede, per guardare là “ove Dio le aveva preparato un rifugio” (Ap 12, 6).

6. Nell’assunzione di Maria viene riconfermato il disegno divino della salvezza dell’uomo e del mondo. È riconfermato in cielo, come ne rende testimonianza l’Apocalisse di Giovanni (Ap 12, 10): “Ora si è compiuta la salvezza, la forza, e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo”.

Nell’Assunzione di Maria la Chiesa medita, ancora una volta, su tutto il mistero di Cristo: dall’inizio della storia fino alla fine. Guarda il suo passato e il presente nelle dimensioni di questo mistero.

In esso si apre il futuro: la dimensione definitiva della storia dell’uomo e del mondo, nonché la forma definitiva della vita della Chiesa.

La Chiesa medita sul suo passato e sul presente nel bagliore del futuro.

Ecco: “si aprì il santuario di Dio nel cielo e apparve nel santuario l’arca dell’alleanza... Nel cielo apparve poi un segno grandioso” (Ap 11, 19-12,1).

Che cosa significa questo segno?

Che cosa significa la “donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle?” (Ap 12, 1).

Significa precisamente il futuro del mondo e dell’uomo nel Dio vivente: nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo.

Significa “il regno del nostro Dio è la potenza del suo Cristo”.

Significa: la salvezza, la negazione di Dio superata dalla salvezza in Dio!

Nel mistero della sua Assunzione, Maria è il segno di questo futuro!

 

© Copyright 1984 - Libreria Editrice Vaticana

 



Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana