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SANTA MESSA ALLA VIGILIA DELLA CHIUSURA
DELLE CELEBRAZIONI DEL V° CENTENARIO DELLA MORTE DI
SAN CASIMIRO PATRONO DELLA LITUANIA

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Castel Gandolfo - Sabato, 25 agosto 1984

 

Cari fratelli e sorelle in Cristo.

Oggi a Vilnius, presso la tomba di san Casimiro, la comunità cattolica lituana si raccoglie spiritualmente attorno ai suoi pastori per la solenne chiusura delle celebrazioni indette in onore del patrono della Lituania.

Il 500° della morte di san Casimiro, così caro a tutti i lituani e così caro anche al mio cuore, costituisce una data privilegiata particolarmente significativa per la storia della vostra nazione.

L’abbiamo celebrata, il giorno 4 marzo, nella basilica Vaticana. Oggi di nuovo io sono presente in mezzo a voi, quasi come in uno spirituale pellegrinaggio, con il cuore, con il pensiero e con la preghiera. La santa messa, che sto per celebrare nella vostra lingua materna, vuole essere il segno della mia comunione spirituale con tutta la comunità cattolica lituana. Il Papa è con voi! È con voi la Chiesa di Roma, è con voi la Chiesa universale, che non vi dimentica.

Nel sacrificio eucaristico offrirò al Signore le gioie e le tribolazioni, le attese e le speranze della Chiesa in Lituania, di tutta la vostra comunità, che si mantiene così fedele al messaggio evangelico, che ricevette per la prima volta sei secoli fa e si è profondamente radicato nell’animo e nella cultura della nazione, e che in san Casimiro ha espresso il suo più bel frutto di santità.

O Chiesa in terra lituana, terra delle croci! Io prego perché nulla mai possa separarti dall’amore di Cristo!

Nella mia preghiera ricordo ognuno di voi, miei confratelli, vescovi e sacerdoti. Ricordo le anime consacrate a Dio, i seminaristi e quanti coltivano il desiderio di donare la propria vita al servizio del regno di Dio.

Ho presenti nel cuore tutte le famiglie cristiane e, in modo particolare, i giovani, che venerano in san Casimiro il loro speciale protettore: sappiano seguirne l’esempio di fede ardente, di vita di preghiera, di purezza, di opere generose di carità.

Con amore di padre ricordo nella preghiera i piccoli, gli umili, gli oppressi, e soprattutto quanti soffrono per la fede, affinché il Signore dia loro gioia e conforto lungo il cammino della vita secondo lo spirito delle beatitudini.

Carissimi fratelli e sorelle lituani, eleviamo insieme la nostra preghiera al Signore, per la potente intercessione di Maria santissima e di san Casimiro, affinché - forti e generosi nell’esercizio della fede, della speranza e della carità - possiamo diventare “un’offerta viva in Cristo a gloria di Dio Padre”!

Così, quando non mi è dato di partecipare di persona alle celebrazioni del vostro Giubileo, io mi sento presente e unito in questa comunione con la Chiesa e il popolo lituano, a cui va la mia profonda stima e la mia fraterna benedizione nel nome della Santissima Trinità.

 

© Copyright 1984 - Libreria Editrice Vaticana

 



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