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SANTA MESSA PER I GIOVANI
DELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI CATTOLICHE

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Giovedì, 24 ottobre 1985

 

Gesù ci ha detto: “Là dove due o tre si trovano riuniti in nome mio, io sono là in mezzo a loro” (Mt 18, 20).

Eccovi riuniti, cari amici, di Paesi diversi, di differenti organizzazioni cattoliche internazionali della gioventù, in quest’Anno internazionale della gioventù, al fine di riflettere insieme, di pregare insieme, di agire insieme per lo sviluppo, la giustizia e la pace che sono delle questioni di vita e di morte per l’umanità. Avete desiderato tenere questa riunione a Roma, in un dialogo fiducioso con la Santa Sede, collaborando con il Consiglio per i laici e, questa mattina, pregando con il successore di Pietro, servitore, a titolo speciale, dell’unità del popolo di Dio, della solidarietà universale, cattolica.

Vi incoraggio ad associarvi in questo modo: non soltanto per sentirvi più forti davanti agli immensi problemi di questo mondo, non soltanto per avere più idee in comune, non soltanto per essere più efficaci di fronte all’opinione pubblica, di fronte alla gioventù o agli organismi internazionali, ma perché la comunione è il marchio dei discepoli di Cristo, il segno della Chiesa, che è il corpo di Cristo, le cui membra vivono dello stesso Spirito Santo, ricevono la stessa vita del Cristo, si rivolgono insieme allo stesso Padre, si preparano a diffondere nel mondo lo stesso fuoco che Gesù è venuto ad accendere - come dice il Vangelo di oggi -, quello dell’amore.

Questo amore prenderà un aspetto molto concreto. Non resterà sentimento o sogno. Esso si tradurrà in azione concertata nell’immenso cantiere del mondo. Rifiuterà il fatalismo, la fuga, la disperazione, così come le vie della violenza. Esso vorrà rilevare le carenze, come voi ben dite affinché tutti gli uomini abbiano la loro possibilità di sviluppo, affinché la giustizia progredisca, affinché la pace si affermi; affinché gli uomini abbiano il loro pane quotidiano che nutre il loro corpo, l’amicizia e la considerazione che rasserenano il loro cuore e l’accesso alla santità che sboccia nella vita eterna. Il vostro impegno si situerà, certo, nella linea di ciascuna delle vostre organizzazioni, in équipe, ma voi vi sentirete solidali con gli altri movimenti cristiani; realizzerete le vostre analisi e le vostre iniziative secondo l’originalità cristiana, liberi di fronte ai gruppi di pressione o ai partiti poli, ispirandovi al Vangelo, e, come dice San Paolo, sottomettendovi a Dio, di cui voi seguirete la volontà con umiltà e nella preghiera. Abbiate sufficiente personalità cristiana per non conformarvi a questo mondo quando si allontana da Dio; potrà essere forse l’incomprensione di cui parla Gesù, e che fa soffrire. Abbiate il coraggio di amare come Gesù lo domanda, con l’ardore del suo fuoco.

Informatevi. Formatevi. Prendete il vostro posto nel mondo, prendendo interamente il vostro posto nella Chiesa. Siete non solo l’avvenire della Chiesa, siete il suo presente. Camminate in collaborazione con gli adulti, con i vostri preti, con i vostri vescovi, che contano su di voi. Con loro avete una responsabilità, una missione, per lo sviluppo dei giovani e la loro santità; meglio ancora, contribuite alla gioventù della Chiesa.

Che lo Spirito Santo vi ispiri e vi guidi! Noi andiamo ad unire tutti i nostri sforzi a colui che ha dato la sua vita affinché il mondo abbia vita in abbondanza.

 

© Copyright 1985 - Libreria Editrice Vaticana



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