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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE MACHARSKI


Traduzione italiana del testo in lingua polacca

 

Eminenza Reverendissima.

Il 17 ottobre l’ambiente teologico dell’arcidiocesi di Cracovia, secondo l’antico costume, si riunirà intorno alle reliquie di san Giovanni da Kety, professore dell’Università Cracoviense, per la solenne inaugurazione dell’anno accademico 1982-83. Questa tradizionale celebrazione avrà quest’anno un particolare carattere, poiché la precedente Pontificia Facoltà di Teologia, che è la continuazione della già Facoltà Teologica dell’Università Jagellonica, è stata elevata lo scorso anno al rango di Accademia, comprendendo le Facoltà di teologia, filosofia e storia. Si tratta non solo di cambiamento di nome, ma di creare le nuove condizioni, possibilità e compiti per il ricco ambiente cracoviense e di sviluppare le singole discipline così che – come insegna il Concilio – si possa raggiungere sempre più profonda intesa della Rivelazione, affinché si riveli con maggiore sicurezza l’eredità della sapienza cristiana, tramandata dagli avi e affinché gli studenti siano preparati sia per il servizio sacerdotale sia per l’insegnamento negli istituti superiori di studi ecclesiastici, sia per l’autonoma promozione delle scienze, sia per intraprendere i compiti più onerosi dell’apostolato intellettuale (cf. Gravissimum Educationis, 10).

L’istituzione della Pontificia Accademia Teologica di Cracovia costituisce in un certo qual modo il saldamento del debito che i nostri tempi hanno verso il grande – a questo riguardo – passato di Cracovia ed una continuazione del notevole patrimonio e apporto di quell’ambiente per le scienze all’interno della Polonia e in tutto il mondo, ma è anche un evidente riconoscimento del lavoro finora svolto e dell’attività condotta in condizioni non certo facili, ed insieme l’espressione della protezione e sollecitudine del Papa e della Santa Sede per il versatile sviluppo delle scienze, e soprattutto in questo caso della teologia e delle discipline che facilitano l’approfondimento della visione cristiana di Dio, dell’uomo e del mondo nella soprannaturale corrente della storia della salvezza che si sviluppa ad ogni tappa della storia.

Mi unisco dunque affettuosamente con tutti i partecipanti di questa celebrazione di ottobre che avrà luogo nella Chiesa di sant’Anna in Cracovia. In fondo al cuore porto tutto questo che voi oggi state per inaugurare e che diventerà l’oggetto del vostro lavoro e della preghiera in questo nuovo anno accademico.

Alle mani di sua Eminenza il Cardinale Metropolita di Cracovia, Gran Cancelliere, invio i più fervidi voti affinché con l’aiuto del Signore l’Accademia possa adempiere ai suoi compiti all’altezza dei nostri tempi così come si aspettano da essa Iddio e la Chiesa. Saluto cordialmente il reverendo Rettore, Scienziati, Docenti, studenti e studentesse e tutto il personale dell’Accademia. Una particolare parola di incoraggiamento e calorosi auguri indirizzo ai numerosi alunni del primo anno di teologia e a tutti coloro che quest’anno per la prima volta intraprendono un lavoro e uno studio nelle facoltà o nei corsi presso le facoltà, affinché pienamente realizzino le loro vocazioni e si preparino bene ai particolari servizi verso il Popolo di Dio nelle singole diocesi.

Che questo nuovo Ateneo cattolico in Cracovia sia per tutti scuola di retto pensare al Signore e di cercarlo con cuore semplice (cf. Sap 1,1). Con l’intercessione della Sede della Sapienza e della Madre della Chiesa e dei santi patroni polacchi: Stanislao Vescovo e Martire, Giovanni da Kety, la beata Regina Edvige, san Massimiliano Maria Kolbe, affido a Dio – nell’anno del Giubileo di Jasna Góra – il vostro grande lavoro e i suoi frutti, l’oggi e il domani della Pontificia Accademia Teologica di Cracovia.

A tutta l’Accademia, tutti i Dipendenti, Studenti, persone a cui sta a cuore il suo bene e sviluppo, ai partecipanti delle celebrazioni di inaugurazione, Ospiti, impartisco la mia cordiale benedizione apostolica.

17 ottobre 1982

GIOVANNI PAOLO II

  

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