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MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II 
AI GIOVANI DELL'AZIONE CATTOLICA

 

Carissimi giovani di Azione Cattolica!

Con grande gioia avrei voluto essere tra voi per questo vostro straordinario incontro e soprattutto per condividere questo momento di universale fraternità nello stadio Olimpico. La mia missione mi chiama però tra i fratelli del Libano per la conclusione del loro Sinodo speciale e perciò mi rivolgo a voi con questo messaggio. Quando lo ascolterete, io sarò spiritualmente tra voi e voi sarete uniti a me nella preghiera: si stabilirà così un “ponte” tra Roma, Beyrouth e l’intero Libano. Grazie di cuore per questa vostra partecipazione all’universale ministero petrino del Papa. Voi sapete quanto io conti sui giovani. Il Papa ama i giovani, speranza della Chiesa e dell’umanità! Il Papa vi vuole bene, cari ragazzi e ragazze dell’Azione Cattolica Italiana!

È molto suggestiva l’immagine del ponte che, abbinata a quella dell’arcobaleno, ha guidato quest’anno il cammino dei vostri gruppi. Sono due immagini simboliche che fanno pensare a Cristo: è Lui il vero ed unico “Ponte” tra Dio e gli uomini; è ancora Lui il vero ed unico “Arcobaleno”, segno di alleanza e di pace per il genere umano e per il cosmo intero. Costruire ponti e arcobaleni significa perciò aderire a Cristo, accoglierlo nella propria vita ed annunciarlo agli altri.

Carissimi giovani dell’Azione Cattolica Italiana, Gesù chiama tutti noi a diventare “ponti” e “arcobaleni”. A voi, giovani di Azione Cattolica, egli affida la missione di essere “giovani apostoli dei giovani”, tra i vostri coetanei. Giovani testimoni con lo stile del dialogo. Anche qui, è Cristo il modello: la sua Incarnazione è il supremo compimento del dialogo di Dio con l’uomo. La sua Pasqua ha gettato un ponte di vita soprannaturale che colma l’abisso del peccato e della morte. Per il cristiano, il dialogo non è una tattica, ma uno stile di vita: significa ascoltare, accogliere, condividere, farsi prossimo. Significa anche pregare, intercedere. Significa proporre Cristo, perché solo Lui è il Salvatore, la speranza per ogni uomo.

Carissimi giovani, vi lascio un augurio che è anche un impegno: trasformate lo slogan di un anno nella scelta di tutta una vita, fate della vostra esistenza un ponte verso Dio e verso i fratelli. Per questo prego e, spiritualmente unito a voi tutti, invio di cuore a ciascuno, ai responsabili nazionali ed agli animatori, agli assistenti spirituali e ad ogni ragazzo e ragazza una speciale Benedizione.

Dal Vaticano, 8 Maggio 1997.

IOANNES PAULUS PP. II



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