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DISCORSO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
ALL'ARRIVO A CASTEL GANDOLFO

Sabato, 14 luglio 1979

 

Carissimi fratelli e sorelle!

Sono a tutti sinceramente grato per quest’accoglienza così spontanea e festosa, che mi fa sentire immediatamente “di casa” in questa vostra città, prescelta dai miei recenti Predecessori come loro dimora per il periodo del riposo estivo.

Saluto il Vescovo di Albano, Monsignor Gaetano Bonicelli, che, con gesto di fraterna comunione, ha voluto recarmi la testimonianza dell’affettuoso attaccamento suo e di tutti i fedeli della diocesi. Saluto il parroco e tutta la comunità parrocchiale, della quale per qualche tempo avrò anch’io l’onore e il piacere di sentirmi partecipe.

E poi il mio saluto si rivolge alla famiglia civile: al Signor Sindaco e a quanti condividono con lui le cure dell’amministrazione cittadina; come pure ai turisti e ai villeggianti, che si sono uniti alla popolazione locale, per tributarmi questo caloroso e simpatico benvenuto.

Rinnovo a tutti l’espressione della mia riconoscenza e tutti invito a ringraziare con me il Signore per la festa di verde, di fiori, di frutti, che in questo periodo egli profonde attorno a noi con munifica larghezza. Il tempo delle vacanze offre a tante persone l’opportunità di un contatto più diretto con la natura. È importante che ognuno di noi si faccia osservatore attento delle meraviglie del creato, della sua bellezza sempre nuova, della sua fecondità inesauribile, della sua profondità suggestiva e misteriosa.

La riscoperta di questi valori, dal cui incanto troppo spesso la vita moderna ci tiene lontani, fa nascere nel cuore un sentimento di gioiosa gratitudine, che facilmente si trasforma in preghiera: “Benedici il Signore, anima mia; Signore, mio Dio, quanto sei grande! Rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto. Tu stendi il cielo come una tenda, costruisci sulle acque la tua dimora, fai delle nubi il tuo carro, cammini sulle ali del vento...”, con quel che segue di quel bellissimo Salmo 103.

Esprimo a tutti l’augurio che il periodo delle vacanze sia un’occasione non solo di ristoro per il corpo, ma anche di ripresa per lo spirito e, nell’invocare su di voi e sui vostri cari i doni copiosi della provvida bontà divina, tutti benedico di cuore.



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