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SALUTO DI GIOVANNI PAOLO II
AGLI ATLETI DELLA SQUADRA DI CALCIO «VARESE»

Sabato, 4 dicembre 1982

 

Carissimi!

Sono lieto per questo odierno incontro, che avete tanto desiderato al fine di rendere una ulteriore testimonianza della vostra fede cristiana. In tal modo il vostro viaggio a Roma, oltre che una adempienza professionale, è anche un pellegrinaggio alla Tomba del Principe degli Apostoli, San Pietro, sul quale Cristo ha fondato la sua Chiesa.

Al mio ringraziamento per questo vostro delicato gesto, unisco l’auspicio, sincero e cordiale, che tale fede animi, fecondi ed orienti tutto il vostro comportamento quotidiano, individuale e sociale, e perciò anche le vostre attività agonistiche e sportive.

Oltre che una nobile attività umana, capace di dare entusiasmo a milioni di persone per la sua carica fondamentale di “divertimento” nel senso più pieno e positivo del termine, lo sport può e deve assumere una dimensione cristiana, quando contribuisce alla elevazione interiore degli atleti stessi, dei loro amici e dei loro ammiratori; e questo avviene se esso viene praticato e vissuto non per semplici ed esclusive finalità competitive e lucrative, portate talvolta alla esasperazione ed alla violenza - sempre deprecabili e condannabili in quanto estranee all’autentico sport - ma per quegli ideali di solidarietà, di fratellanza, di amicizia, di universalismo, di giustizia, di correttezza, di lealtà, che debbono stare alla base di ogni forma sportiva.

È in tale prospettiva - che è poi quella della dignità della persona umana - che formo voti per la vostra attività; e mentre invoco dal Signore su di voi, sulle vostre famiglie e su quanti vi sono cari l’effusione di favori e grazie celesti, vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica.

 

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