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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI FUNZIONARI DELL'ISPETTORATO DI
PUBBLICA SICUREZZA PRESSO IL VATICANO

 4 febbraio 1982

 

Fratelli carissimi!

Ringrazio vivamente il signor Ispettore Federico Praticò per le sue nobili e fervide parole di devozione e di augurio, che ho ascoltato con vivo compiacimento. Egli è stato nominato da non molto tempo Dirigente dell’Ispettorato Generale di Polizia presso il Vaticano, e perciò è giusto che lo saluti in questa nuova veste e gli porga gli auguri più sentiti per un sereno e fruttuoso svolgimento delle sue mansioni.

Ma egli ha parlato anche a nome di tutti voi qui presenti, suoi collaboratori: Funzionari, Sottufficiali e Dipendenti. Perciò, tutti vi saluto con animo lieto e vi esprimo la mia cordiale riconoscenza per aver desiderato questo comune incontro, che mi dà la possibilità di conoscere da vicino coloro che lo Stato Italiano deputa alla sorveglianza dell’ordine della zona adiacente il Vaticano.

Tutti voi siete certamente convinti – ed il signor Ispettore lo ha ben rilevato – della delicatezza del servizio che assolvete. Ed io, da parte mia, mi sento in dovere di darvi apertamente atto della competenza e della generosità, con cui svolgete il vostro compito, La vostra silenziosa fatica merita compiacimento e lode.

Desidero esortarvi ad intendere e compiere il vostro lavoro non soltanto come pura prestazione di obbedienza ad una prassi giuridica a favore dell’ordine pubblico, ma pure con interiore partecipazione, e cioè come un’attività mossa e stimolata dalla fede. Anche nel compimento del vostro singolare impegno, voi potete rendere una testimonianza al Signore ed al suo Vangelo.

Infatti, avete modo di accostare molte persone, che vengono a Roma dall’Italia e dal mondo intero per esprimere la loro comunione e la loro venerazione per il Papa. Ebbene, ciascuno dovrebbe vedere in voi, da una parte, degli uomini profondamente dediti ai doveri della propria professione, e, dall’altra, dei credenti seri e convinti che vivono veramente la realtà della fratellanza cristiana.
Per tutto ciò, vi assicuro di cuore il mio ricordo al Signore, ed a lui tutti vi raccomando, mentre ricambio molto volentieri gli auguri per l’anno da poco iniziato, affinché sia colmo di sempre maggiore serenità e prosperità cristiana.

In pegno di questi voti e come attestato del mio apprezzamento e della mia gratitudine, sono lieto di impartirvi la benedizione apostolica, che amo estendere a tutti i vostri cari.

          



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