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INCONTRO DI GIOVANNI PAOLO II
CON L’AZIONE CATTOLICA RAGAZZI

Giovedì, 22 dicembre 1983

 

Carissimi ragazzi.

Con la vostra presenza voi mi portate un messaggio, un messaggio natalizio: ecco Gesù è veramente nato, perché quando nasce è un bambino e oggi sono venuti i bambini. È un messaggio vivo, non solamente verbale ma vivo: il messaggio della vostra presenza. Devo dirvi che a me piace già il solo suono della parola ACR, e la ripeto con piacere non soltanto quando devo farlo in pubblico, ma qualche volta anche da solo. Mi piace molto il suono ACR, ma naturalmente mi piace la realtà che voi costituite come Azione Cattolica Ragazzi. Vi vedo molto volentieri in questo giorno, prossimo al Natale, riuniti nella casa del Papa in rappresentanza di quattordici regioni d’Italia. Vi ringrazio per questa presenza e per tutto ciò che la vostra presenza significa.

Voglio ricambiare i vostri auguri immediatamente, dicendovi “Buon Natale”, rivolgendo questo augurio a tutti i vostri coetanei, a tutti coloro che compongono l’ACR nelle vostre regioni e in tutta l’Italia e poi a quei coetanei che non appartengono all’Azione Cattolica Ragazzi ma che sono anche ragazzi italiani, battezzati, forse anche se ora sono fuori dalla Chiesa, ma che sono sempre vostri coetanei: a tutti dico Buon Natale. Per tutti gli uomini, di ogni epoca, di ogni Paese, di ogni Continente è nato una volta per sempre il Figlio di Dio, come figlio dell’uomo: è nato Gesù. È questo il grande dono che ci ha fatto il Padre celeste. E questo grande dono si ripete, continua in perseveranza, e noi lo celebriamo ogni anno, liturgicamente il giorno del Natale e il periodo natalizio, per far rivivere questo dono del Padre celeste nelle nostre anime, nei nostri cuori, nella nostra umana consapevolezza. Questa nascita di Gesù a Betlemme ci dice che cosa siamo noi se il Figlio di Dio si è fatto uomo, e che cosa deve dire l’uomo, che cosa significa l’uomo se Dio si è fatto uomo.

Vi lascio queste poche parole affinché le portiate nei vostri cuori e anche affinché le trasmettiate ai vostri coetanei, alle vostre famiglie, ai vostri genitori, ai vostri fratelli, alle vostre sorelle, ai vostri ambienti, a tutta l’Italia. Vi offro anche una benedizione a conferma di questi auguri.

 

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