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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AD UN PELLEGRINAGGIO ECUMENICO

Giovedì, 20 ottobre 1983

 

Caro Cardinale Marty,
cari fratelli e sorelle.

Quando, nel corso del mio viaggio pastorale del 1980, ho incontrato alla Nunziatura apostolica di Parigi i rappresentanti delle altre Chiese in Francia, ho spontaneamente espresso questa riflessione: “La mia visita fraterna al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli mi ha dato molte speranze. Mi sono trovato molto bene in quell’atmosfera, in quel luogo che, evidentemente, costituisce una grande realtà spirituale. Una realtà complementare: non si può respirare in cristiano, di più, in cattolico, con un polmone solo; bisogna avere due polmoni, quello orientale e quello occidentale. Questo per ricordare solamente questa mia visita a Costantinopoli” (La Documentation Catholique, 1980 p. 634).

Ed ecco che il vostro gruppo ecumenico, nel quadro della crociera “Mer promise” (Mare promesso), ha avuto anche la grazia di scoprire, non solamente i tesori storici e artistici delle Chiese d’Oriente, ma la loro anima, la loro fede ardente nel Signore risuscitato, e attraverso lui, nella Santa Trinità, la loro attenzione particolare all’opera dello Spirito Santo in noi, alla vita divina nella quale le nostre vite sono radicate, in particolare con i Sacramenti, la loro devozione profonda alla Madre di Dio, la loro venerazione per gli apostoli Pietro e Paolo, Andrea e Giovanni, il loro senso della Chiesa; e tutto questo vissuto in condizioni materiali e sociali molto spesso difficili. Così, cristiani d’Oriente e d’Occidente, noi impariamo ad amarci, come fratelli, nella complementarità delle nostre spiritualità, della nostra fede che è praticamente la stessa, nella comune apostolicità. Sono felice che voi abbiate potuto incontrare il mio Fratello, il Patriarca Dimitrios I.

Ricerchiamo insieme la piena comunione, secondo la volontà del Signore; vogliamo testimoniare sin da oggi la nostra comune preoccupazione di carità e riconciliazione. Il mondo, messo alla prova dall’incredulità, ha bisogno di questa testimonianza di fede, di preghiera; la nostra società che tanto soffre per le divisioni e i conflitti, ha bisogno di uomini e di donne che vivano l’amore di Gesù Cristo, la riconciliazione con Dio e con tutti i loro fratelli. Voi sapete che i Vescovi cattolici riuniti in Sinodo stanno lavorando su questo tema fondamentale.

Vi ringrazio della vostra visita. Prego il Signore di aiutarvi ad approfondire la vostra fede, ad allargare il vostro cuore. Gli raccomando le intenzioni dei vostri parenti, delle vostre comunità. Pregate lo Spirito Santo affinché mi assista nel mio compito di successore di Pietro al servizio dell’unità di tutti coloro che credono in Gesù Cristo. E che Dio Onnipotente vi benedica, Padre, Figlio e Spirito Santo!

 

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