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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL «MOVIMENTO DI SCHÖNSTATT»
 

Lunedì, 2 gennaio 1984

 

Saluto in voi di cuore le responsabili delle giovani del “Movimento di Schönstatt”. Era vostro profondo desiderio incontrare personalmente il successore di Pietro durante il vostro pellegrinaggio giubilare nella città eterna. A nome delle numerose giovani che qui voi rappresentate, volete confermare la vostra fedeltà alla Chiesa e agli alti ideali religiosi, spirituali e morali, per i quali voi vi sentite profondamente impegnate nel “Movimento di Schönstatt”, in accordo con il magistero ecclesiale.

Accolgo con gioia il rinnovamento del vostro impegno di fedeltà e la vostra consacrazione alla Madre di Dio. Maria, Madre di nostro Signore e della Chiesa, vi insegni qual è il modo migliore di vivere degnamente la vostra vocazione cristiana tra le numerose prove, tentazioni e pericoli del mondo: “Fate quello che lui vi dirà” (Gv 2, 5). Queste sue parole sono rivolte a tutti noi. Fate dunque ciò che Cristo vi dice attraverso la Sacra Scrittura; fate ciò che egli vi dice attraverso la Chiesa. Questo richiede da voi costante disponibilità alla riflessione e alla conversione, cui l’Anno Giubilare della Redenzione ci invita nuovamente. Questo richiede il coraggio e la decisione necessari per andare contro corrente nella società, tra indifferenza e materialismo. La via indicataci da Cristo è l’unica alternativa alle numerose strade sbagliate che tanti uomini, e tanti giovani oggi percorrono, precipitando nell’infelicità. Nella vostra fedeltà a Cristo e nell’impostazione della vostra vita secondo la sua Parola consiste la speranza della Chiesa e della società di domani.

Vi ringrazio sinceramente per la vostra visita di oggi e vi incoraggio nel vostro impegno gioioso e risoluto per i giovani affidati alla vostra guida spirituale. Affido tutte le giovani del “Movimento di Schönstatt”, all’inizio di questo nuovo anno, alla particolare protezione della Madre di Dio, che Cristo ha dato come Madre ad ognuno di noi. Nello stesso tempo imparto di cuore a tutti voi la mia particolare benedizione apostolica, perché possiate attingere le ricche grazie dell’Anno Giubilare della Redenzione e possiate proseguire il vostro fecondo lavoro per l’edificazione del Regno di Dio tra gli uomini. 

 

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