Index   Back Top Print

[ FR  - IT ]

PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN FRANCIA

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
DOPO LA PREGHIERA MARIANA

Lione (Francia), 4 ottobre 1986

 

Ringrazio coloro, uomini e donne, che hanno voluto unirsi a questa preghiera del Rosario, alla quale si associano, ogni primo sabato del mese, migliaia di romani e di fedeli d’Europa attraverso la radio. Il Rosario rimane la preghiera semplice ed efficace per divenire discepolo di Gesù Cristo, con Maria. Conoscere Gesù Cristo, meditare e rinnovare nella nostra vita ciascuno dei suoi misteri, era il leitmotiv di padre Chevrier. In questa preghiera che la Chiesa non cessa di raccomandare, come fa la stessa Vergine nelle sue apparizioni, come quelle di Lourdes, si seguono i misteri di Gesù con gli occhi e il cuore di Maria. Del resto padre Chevrier, da buon apostolo dei poveri, proponeva loro innanzitutto questa preghiera.

E come dimenticare che a Lione c’è Paolina Jaricot che ha avuto l’intuizione di lanciare le quindicine del “Rosario vivente”, così come aveva lanciato l’opera della Propagazione della fede? In pochi anni essa ha saputo unire milioni di persone in Francia e in molti altri Paesi in un’ampia catena di solidarietà, per meditare volta per volta i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi, e pregare secondo le grandi intenzioni della Chiesa: salvezza dei peccatori e missioni. Era riuscita, secondo la sua espressione, “a fare piacere il Rosario alla massa”. Oggi abbiamo lo stesso bisogno di lodare Maria, di pregarla, per essere disponibili, come lei, allo Spirito Santo e realizzare l’opera di suo Figlio. Si tratta di educare a questo i fedeli, le famiglie, i bambini.

Saluto con riconoscenza il superiore, i professori, gli studenti, il personale di questo grande seminario Saint-Irénée, che ci ospita. Sono commosso al pensiero di tutti coloro che si sono preparati al sacerdozio in questa casa. Spero che questa grazia continui, per la qualità dei seminaristi e anche per il loro numero.

E ora prego Dio di accordarci un buon riposo, per meglio servirlo domani, che è il giorno del Signore.



Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana