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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI DIRIGENTI DELLA NBC NEWS

Sabato, 27 settembre 1986

 

Cari amici.

1. Sono felice di dare il benvenuto in Vaticano ai membri dell’associazione degli allievi dell’Accademia di legge americana e internazionale. Sono lieto che voi abbiate richiesto quest’udienza e desidero cogliere l’occasione per assicurarvi il mio rispetto per il vostro importante ruolo nella società.

Quest’incontro con voi richiama alla mente le parole del profeta Michea: “Che cosa il Signore vi chiede se non fare giustizia, amare la bontà e camminare umilmente con il vostro Dio?” (Mi 6, 8) La vostra è certamente una professione stimata e nobile che esalta tradizioni antiche e moderne ed esercita grande influenza sulla stabilità e sul benessere della società. Con il servizio offrite protezioni ai diritti dei cittadini, mezzi alle richieste di giustizia e aiuti per garantire lo sviluppo ordinato della società in rettitudine e libertà.

2. Siete invitati a promuovere la giustizia secondo le norme di legge. L’esercizio della vostra professione richiede più della semplice conoscenza legale e di abilità. Dovete anche essere persone sagge e prudenti, uomini e donne aventi un vigilante incarico morale e ardenti fermamente nella dignità e nei diritti inalienabili di ogni essere umano dal primo momento del concepimento fino alla morte naturale. Come giuristi, possedete un profondo interesse per la giustizia, tuttavia si ha anche bisogno di qualcosa in più della giustizia.

Come ho affermato nella mia lettera enciclica riguardo la misericordia di Dio: “L’esperienza del passato e del nostro tempo dimostra che la giustizia da sola non è abbastanza, essa può anche portare alla negazione e alla distruzione di se stesso, se a quella forza più profonda, che è l’Amore, non è concesso di formare la vita umana nelle sue varie dimensioni” (Dives in Misericordia, 12). Certamente non si deve minimizzare il ruolo importante e l’assoluta necessità di giustizia nelle relazioni tra i popoli; desidero solo indicare il ruolo più alto e la “forza più profonda” posseduti dall’amore. Per questo il profeta ci incoraggia ad agire con giustizia ma anche ad amare la bontà e camminare umilmente con il nostro Dio.

3. Io vi assicuro le mie preghiere per i vostri meritevoli sforzi della società. Il salmista dell’Antico Testamento dice: “Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano” (Sal 91, 13). Poiché voi tentate di rafforzare i legami di armonia, stabilità e pace, possa il Signore garantire le sue abbondanti benedizioni a voi e alle vostre famiglie.

 

© Copyright 1986 - Libreria Editrice Vaticana

 



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