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VISITA PASTORALE ALLA PARROCCHIA ROMANA
DI SANTA MARIA IN AQUIRO

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI RAPPRESENTANTI DEL CONSIGLIO
PASTORALE DELLA PARROCCHIA

Domenica, 8 febbraio 1987

 

Vi ringrazio per quello che fate, per la vostra opera di animazione. Qui si intrecciano due diverse realtà: una relativa alla congregazione e all’opera dei Padri Somaschi e l’altra legata alla comunità parrocchiale.

Voi qui rappresentate queste due categorie, dei collaboratori e degli animatori della vita cristiana in questo ambiente del centro, della vecchia Roma. Vi ringrazio per questa opera, o piuttosto per le vostre diverse opere, perché ogni corpo deve avere diversi organi. E la Chiesa, anche nella sua dimensione parrocchiale, deve vivere, respirare con diversi organi, crescere cioè con questi diversi organismi. Certo, ciò corrisponde anche a un ordine carismatico, ai diversi carismi nascosti nei vostri cuori, nelle vostre personalità.

Questi carismi crescono con noi, dono specifico dello Spirito Santo, dono destinato al bene comune.

Vi auguro di crescere con questi carismi e di servire con questi carismi la vostra comunità e anche quella grande opera fondata da san Girolamo Emiliani e proseguita dai suoi figli.

Formulo poi i miei auguri ai vostri familiari e attraverso voi, che siete i più vicini al cuore della parrocchia, anche a tutti gli abitanti di questo territorio e vi benedico.

Ai gruppi giovanili dell’antica parrocchia

Dicono che ci troviamo nella vecchia Roma e che questa parrocchia è antica. Però vediamo anche che questa parrocchia è giovane, come del resto lo è ogni parrocchia, perché la Chiesa ringiovanisce sempre, rinasce con ogni bambino che riceve il battesimo, diventa giovane con ogni giovane cresimato. E comincia questo cammino di fede con ognuno di voi, quando voi fate di questo cammino di fede il vostro cammino personale, il vostro cammino comunitario.

E a questo cammino serve, è indispensabile la parrocchia, una parrocchia aperta ai giovani: e non può essere altrimenti. Perché se anche la parrocchia è antica, se anche la popolazione è anziana, in ogni parrocchia ci saranno tuttavia sempre i giovani. E c’è un’attenzione mutua, reciproca, fra giovani e parrocchia, tra giovani e Chiesa, e questa attenzione esiste - ne sono stato testimone - in tutti i paesi del mondo.

Dietro questa ricerca reciproca, c’è una grande realtà, la realtà dell’uomo. La realtà dell’uomo giovane - uomini e donne - una realtà che sempre è accompagnata da un qualche mistero. L’uomo non è solo una categoria biofisica, ma è anche un mistero, perché egli è una realtà corporale e spirituale nello stesso tempo. E il mistero dell’uomo non si lascia spiegare, non si lascia capire senza Cristo. E questo ci spiega perché la Chiesa cerca i giovani e perché i giovani cercano la Chiesa. E non soltanto i giovani, ma anche gli anziani, se vogliono mantenersi giovani devono fare lo stesso.

Per questo provo tanta gioia per l’incontro con i giovani nella parrocchia dei padri somaschi. E vi auguro di continuare nel vostro incontro con Cristo, che non è assolutamente costitutivo della vostra umana esistenza, della vostra umana vocazione. Vi auguro dunque di continuare questo vostro incontro con Cristo, di non perdere mai il contatto costitutivo con lui perché Cristo è sempre presente nella Chiesa, perché Cristo si apre sempre alle nuove creature fin dall’inizio, perché già nell’infanzia, attraverso il battesimo, già si inizia questo processo: la ricerca di ciascuno di noi da parte di Gesù Cristo, una ricerca che continua sempre.

Ed ecco dunque i miei auguri per voi giovani e per i vostri coetanei, di questa parrocchia e di tutta Roma, della Roma antica e dei nuovi quartieri. E auguri anche ai vostri sacerdoti, che sono gli operatori di questo incontro, perché la loro è una mediazione pastorale, apostolica, come era quella dei primi apostoli che Cristo ha chiamato, e poi di tutti gli altri, e anche del vostro fondatore, san Girolamo Emiliani che fu un grande apostolo di Cristo nella sua epoca, un’epoca ormai lontana ma che ha lasciato frutti vivi anche ai nostri giorni.

 

© Copyright 1987 -  Libreria Editrice Vaticana

 



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