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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AD UN GRUPPO DI PELLEGRINI SENEGALESI
DI RITORNO DALLA TERRA SANTA

Venerdì, 4 settembre 1987

 

Cari fratelli e sorelle del Senegal.

È con molta gioia che vi accolgo oggi in occasione del vostro pellegrinaggio in Terra Santa, a Roma e a Lourdes, sotto la guida di mons. Adrien Théodore Sarr, vescovo di Kaolak che sono felice di salutare qui con voi.

Si può descrivere la vita cristiana come un cammino verso Dio. Così, ogni volta che andiamo in pellegrinaggio manifestiamo ciò che noi siamo: un popolo che va incontro al suo Dio, ben cosciente di essere solo un nomade su questa terra. Sì, il pellegrinaggio è un gesto religioso essenziale.

Voi avete appena visitato il paese di Gesù: la vostra fede sarà stata stimolata. Ora i passaggi del Vangelo che ascolterete a Messa saranno per voi ancora più evocatori, poiché avete camminato sulle orme di Gesù e avete pregato proprio là dove egli ha vissuto.

Mi congratulo con voi per essere venuti a Roma a raccogliervi sui luoghi in cui l’apostolo Pietro e i nostri avi nella fede hanno dato la prima testimonianza del loro attaccamento personale a Cristo. A Roma ci si ricrea nell’amore della persona di Cristo, secondo l’esempio di Pietro, di Paolo e dei primi cristiani. A Roma si prende maggiormente coscienza della Chiesa universale, la cui comunità cristiana è parte integrante e la cui unità è specialmente affidata al successore di Pietro, in unione con tutti i suoi fratelli nell’episcopato.

Il vostro pellegrinaggio di fede si prolunga ora fino a Lourdes, un luogo in cui Maria continua a guidare i suoi figli verso Cristo. Nel corso dell’Anno mariano, vogliamo ancor più affidare a lei i progetti che sbocciano nei nostri cuori, perché come lei sappiamo metterci risolutamente alla scuola di Cristo.

Tutte queste visite ai luoghi nei quali hanno vissuto numerosi santi, vi faranno meglio scegliere, in definitiva, che la nostra fede cristiana, lungi dal restare una dottrina astratta, ci mette in relazione personale con il Dio vivente e anche con quelli che hanno vissuto nella sua amicizia, la Vergine e i santi. Nella fede si arricchiscono anche le nostre relazioni con i nostri fratelli e sorelle della Chiesa e della famiglia umana.

Fortificati da queste esperienze che avete appena fatto, cari fratelli e sorelle, una volta tornati, possiate sviluppare relazioni sempre più fraterne gli uni con gli altri in una stima reciproca. Con i vostri pastori continuate a costruire la Chiesa di Cristo nel vostro paese, e continuerete a instaurare o ad affermare un clima di pace tra tutti i vostri concittadini, nel rispetto dell’identità religiosa e delle condizioni di vita culturale delle persone e dei gruppi.

Di cuore vi do la mia benedizione apostolica e benedico tutti quelli che vi sono cari.

 

© Copyright 1987 -  Libreria Editrice Vaticana 

 



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