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SALUTO DI GIOVANNI PAOLO II
A MONS. EMERY KABONGO KANUNDOWI E AI SUOI FAMILIARI

Giovedì, 7 gennaio 1988

 

Cari amici,

All’indomani dell’ordinazione episcopale di Monsignor Emery Kabongo, sono felice di ricevere lei, i suoi parenti e i suoi amici, i rappresentanti della comunità diocesana di Luebo. Partecipando alla commovente cerimonia dell’Epifania, avete manifestato la viva fede degli abitanti dello Zaire che, con tutti i cristiani del mondo, rendono omaggio al Salvatore, avete manifestato la vostra fiducia nel Pastore che vi è inviato dal Successore di Pietro per condurre il Popolo di Dio, per annunziare la Buona Novella di Gesù Cristo, per diffondere i doni della grazia con i sacramenti della Chiesa.

Occorre che vi dica qual è stata per me la gioia nel celebrare questa ordinazione, nel conferire a Monsignor Kabongo la pienezza del sacerdozio? Mi sono ricordato della sua lunga preparazione intellettuale e spirituale al servizio pastorale, della sua esperienza nelle rappresentanze della Santa Sede in Asia e in America del Sud, e i dieci anni durante i quali ho apprezzato la sua attenta collaborazione.

Cara Eccellenza, raggiungerà ora la patria che tanto ama e dov’è atteso dalla vasta comunità cristiana della diocesi di Luebo. Dopo tutto quello che ha donato con dedizione alla Chiesa universale, ed in particolare assistendo il Vescovo di Roma, si consacra ora all’animazione pastorale di una Chiesa particolare nello Zaire, la cui immagine è stata impressa nella mia memoria dalle due visite apostoliche che ho compiuto. Potrà contare sulla mia fedele preghiera affinché lo Spirito del Signore la colmi dei suoi doni di sapienza, di luce e di forza nel suo ministero. Come Vescovo, sarà testimone di Cristo, ma riceverà anche un incoraggiamento nella sua missione dalla testimonianza evangelica dei sacerdoti, dei religiosi, dei laici e dei candidati al sacerdozio già numerosi a Luebo. Potrà così, nella serenità, portare il suo contributo alla vitalità della Chiesa nel suo grande paese, assieme ai suoi fratelli Vescovi.

Voi tutti che siete venuti per circondare Monsignor Kabongo, i suoi parenti, i suoi amici, i suoi diocesani, siate ringraziati per l’aiuto che gli avete offerto nel corso degli anni, per il sostegno che gli offrirete durante il suo ministero. E come non salutare, fra di voi, la memoria dei genitori che non hanno potuto accompagnare il proprio figlio fino a questa tappa! Tutti voi manifestate la profonda fedeltà che caratterizza, forse più di altri, il popolo africano; testimoniate anche il dinamismo delle Chiese giovani su cui conta tutta la Chiesa di cristo.

Che questo breve incontro familiare sia per voi un segno del mio affetto e della mia fiducia nei confronti dei miei collaboratori che si allontanano da questa casa, e a tutti quelli che sono loro vicini.

I miei voti per la sua missione lungo i cammini di Dio, per tutti voi sulle vostre diverse strade, sono affidati al Signore. Invoco sulla diocesi di Luebo, su voi qui riuniti e su quelli che amate l’abbondanza della grazia e la benedizione divina.

 

© Copyright 1988 - Libreria Editrice Vaticana

 



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