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VIAGGIO APOSTOLICO IN ZIMBABWE,
BOTSWANA, LESOTHO, SWAZILAND, MOZAMBICO

CERIMONIA DI CONGEDO

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II

Aeroporto Internazionale di Gaborone (Botswana)
Mercoledì, 14 settembre 1988

 

Eccellenza Presidente Masire,
Vescovo Setlalekgosi,
cari amici.

1. È giunto il momento di prendere congedo dal vostro Paese. Nel farlo vi assicuro che è stata per me una grande gioia compiere questa visita pastorale. Fin dal mio arrivo, ieri mattina, ho accumulato molti ricordi della terra e del popolo del Botswana che custodirò gelosamente. Voi avrete sempre un posto speciale nel cuore del Papa e nelle sue preghiere.

Sono profondamente grato per la gentilezza, la cortesia e l’affetto che mi hanno accompagnato ovunque nell’arco delle ultime ventiquattro ore. Sono stato accolto cordialmente da tutti coloro che ho incontrato. Cattolici, cristiani, o membri di altre religioni. Sono sicuro che questa esperienza di rispetto e di stima reciproci testimonia autenticamente il desiderio di tutti i popoli di buona volontà di vivere insieme in pace. Che Dio benedica tutti i vostri sforzi volti a creare un amore più grande e una maggiore comprensione nel mondo.

È stata per me una gioia particolare testimoniare direttamente della vitalità della Chiesa cattolica del Botswana. Conformemente alla volontà di Cristo, sono venuto a confermare i miei fratelli e le mie sorelle nella fede. Sono profondamente rincuorato dai loro sforzi di vivere il Vangelo e di condividerlo con gli altri. L’entusiasmo e l’impegno dei giovani, in particolare, è fonte di incoraggiamento per il futuro. Che il clero, i religiosi, i laici del Botswana attraverso l’amore reciproco e attraverso il servizio agli altri siano sempre, per i loro concittadini, un segno dell’infinito amore di Dio per l’umanità.

2. Prima di lasciarvi, rendo grazie a Dio onnipotente, Padre di misericordia, poiché senza la sua benedizione tutti i nostri sforzi sono vani. Ringrazio tutte quelle persone, specialmente gli ammalati e gli anziani, che con le loro preghiere hanno contribuito alla preparazione spirituale di questa visita.

Signor Presidente: sono grato a lei e a tutti i membri del governo per la cortesia mostrata nei miei confronti e per la gentilezza con cui lei mi ha accolto al mio arrivo e a “State House”. Desidero inoltre ringraziare il Vescovo Setlalekgosi per avermi accolto come fratello in Cristo e per avermi offerto la sua squisita ospitalità.

La mia gratitudine va inoltre a tutti coloro che nella Chiesa e nel governo hanno preparato così diligentemente questa visita: coloro che hanno contribuito a programmarne le fasi, in particolare la liturgia: gli organizzatori, i responsabili della sicurezza, delle forze dell’ordine e dei trasporti; infine i rappresentanti dei mass-media che hanno permesso anche ad altri in tutto il mondo di condividere la gioia di questa visita. Né posso tralasciare di ricordare tutti coloro che sono venuti a salutare il Papa e ad ascoltare le sue parole. Che Dio vi benedica tutti.

3. Cari amici: la liturgia da me celebrata ieri parlava di giustizia e pace. In essa riecheggiava il messaggio senza tempo secondo cui la giustizia e la pace sono sia dono di Dio che opera dell’uomo. Senza Dio non potremo mai sperare di comprendere, né tanto meno di sperimentare, l’autentica natura della giustizia e della pace. Egli le offre a noi come doni; soltanto se guarderemo a lui li troveremo. Al tempo stesso è nostro dovere morale quali creature fatte ad immagine e somiglianza di Dio, conformare le nostre vite a questi doni divini. Il nostro mondo deve essere governato dall’amore piuttosto che dall’odio, dal perdono piuttosto che dall’inimicizia, dall’altruismo piuttosto che dall’egoismo, dal rispetto degli altri piuttosto che dalla prepotenza. Solo in questo modo possiamo sperare di godere della giustizia e della pace cui l’umanità anela.

Nel lasciare il vostro Paese, è mia speranza e preghiera che il popolo del Botswana scelga sempre saggiamente le vie che ha di fronte. Che l’amore di Dio e del prossimo sia la vostra guida. Che l’amore per la giustizia sia il vostro obiettivo costante, così che voi, e i figli dei vostri figli, possiate continuare a beneficiare in questa oasi di pace dello speciale dono di pace di Dio.

Dio vi benedica tutti. Dio benedica il Botswana.



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