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CONGEDO DI GIOVANNI PAOLO II
DALLA COMUNITÀ DI CASTEL GANDOLFO

Sabato, 24 settembre 1988

 

Signor sindaco!

Membri dell’amministrazione civica e dipendenti tutti del comune di Castel Gandolfo!

Sono lieto di questo incontro con voi, prima di lasciare questa bella cittadina, al termine delle ferie estive. Saluto innanzitutto il signor sindaco, che ringrazio di cuore per le gentili parole con le quali ha saputo interpretare i sentimenti dei presenti e dell’intera cittadinanza; saluto poi i membri del consiglio comunale e tutti i dipendenti dell’amministrazione municipale.

Desidero esprimervi la mia profonda gratitudine per le attenzioni e le premure, volte a rendere il mio soggiorno, qui a Castel Gandolfo, riposante, tranquillo e gradevole, e per la sollecitudine con la quale avete cercato di venire incontro alle esigenze di coloro che, in questa estate, si sono recati quassù per far visita al successore di Pietro.

Mi congedo da voi portando nel cuore il ricordo di un soggiorno gratificante sia per il clima mite, sia per l’opportunità di incontri e di riflessioni. Volendo contraccambiare tanta cordialità dimostratami, elevo al Signore una speciale preghiera perché corrobori col suo aiuto il vostro impegno di servizio alla cittadinanza e vi confermi nel proposito di fattiva concordia e di efficace collaborazione nella amministrazione della cosa pubblica. Un ricordo particolare va anche alle vostre rispettive famiglie; in particolare ai bambini, agli anziani e agli ammalati: su di essi invoco la continua assistenza divina e la materna intercessione della Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani.

Voglia il Signore concedere a tutti copiosi doni di prosperità e di pace. In pegno di essi imparto volentieri a voi qui presenti e all’intera popolazione di Castel Gandolfo la mia benedizione.  

Il Santo Padre ha poi così salutato le forze dell’ordine:  

Signor questore,
signor ispettore generale di Polizia presso il Vaticano,
signori funzionari della polizia di stato e della polizia stradale,
signori ufficiali dell’Arma dei Carabinieri.

Nel lasciare questa cittadina per far ritorno in Vaticano, desidero esprimere a voi tutti il mio più sentito ringraziamento per il generoso servizio d’ordine da voi svolto durante la mia permanenza qui a Castel Gandolfo.

Vi sono grato per le parole che mi sono state rivolte e che così bene riflettono i sentimenti di ciascuno di voi. Ma vi sono riconoscente soprattutto per l’opera da voi svolta con tanto impegno, sorretti sempre da un vivo senso del dovere, quali leali funzionari dello stato e figli fedeli della Chiesa.

Mi compiaccio con voi perché nell’adempimento dei vostri compiti vi siete sforzati di usare quelle qualità di correttezza nei modi e di vigile responsabilità, che fanno onore alla tradizione delle vostre scuole di formazione.

Spero poi che la vostra vicinanza alla Sede di Pietro sia per voi non solo titolo di onore, ma anche motivo di meditazione sulle grandi verità della fede cristiana, che continuamente risuonano nel Magistero pontificio, richiamando innumerevoli folle assetate della parola di verità del Vangelo. Non si può stare a contatto di queste verità così alte senza lasciarsene penetrare fino all’intimo del cuore.

Voi siete testimoni oculari di questo flusso di pellegrini che viene a rafforzare la propria fede al centro del cristianesimo e ne siete in qualche modo coinvolti. Sappiate trarne profitto e vivere coerentemente il vostro impegno civile e cristiano.

Da parte mia vi assicuro che vi seguo nel vostro quotidiano servizio con la preghiera.

A conferma di questi sentimenti vi imparto la mia affettuosa benedizione.

 

© Copyright 1988 - Libreria Editrice Vaticana

 



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