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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI MEMBRI DEL «NATO DEFENSE COLLEGE»

Domenica, 2 aprile 1989

 

Cari amici.

Sono molto lieto che la vostra presenza nel “Nato Defense College” vi dia questa opportunità di far visita al Papa. Un cordiale benvenuto a ciascuno di voi in questo tempo pasquale, in cui i cristiani celebrano la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte.

Molti i paesi rappresentati tra i membri della facoltà nel “Defense College”. Questo vi dà la possibilità di crescere nella mutua comprensione e di approfondire il vostro apprezzamento della necessità della collaborazione per il conseguimento della pace, non soltanto per i diversi paesi della NATO, ma per l’intera famiglia umana.

È mia ferma convinzione che un’autentica pace non possa esistere se non si radica nella moralità fondata sull’amore di Dio e del prossimo. Oggi c’è una crescente consapevolezza dell’interdipendenza mondiale e della necessità della solidarietà per promuovere la giustizia e la pace. Ma come ha ben puntualizzato il Concilio Vaticano II, la pace è ultimamente il frutto dell’amore, che va al di là di quello che può ottenere la giustizia (cf. Gaudium et Spes, 78). Questo genere di amore fraterno è sostenuto soltanto dalla fede in Dio, nostro creatore e giudice. Senza essere fedeli a Dio e alla legge morale iscritta nei nostri cuori e in tutta la creazione, non può esserci pace duratura.

Cari amici, ho fiducia che attraverso la vostra partecipazione al “Defense College” ciascuno di voi sarà meglio preparato a dare il suo contributo alla pace nel mondo e all’autentico sviluppo dell’umanità. Dio onnipotente vi rafforzi in questa impresa e vi benedica con ogni sorta di beni.

 

© Copyright 1989 - Libreria Editrice Vaticana

 



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