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PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
AI PELLEGRINI SLOVACCHI

Aula Paolo VI - Venerdì, 28 giugno 1991

 

Caro Signor Cardinale!

La ringrazio delle parole, con cui ha voluto manifestare i suoi sentimenti nell’essere innalzato alla dignità cardinalizia. Per me è motivo di gioia la gioia sua e quella dei fedeli slovacchi. Sono venuti in gran numero a Roma, per esprimere anche così il comune gaudio. Saluto i vescovi presenti, con a capo l’Em.mo Sig. Cardinale Tomko. Saluto i rappresentanti della diocesi di Nitra, i sacerdoti, i seminaristi, i religiosi e le religiose, i fedeli, soprattutto i giovani.

Con particolare gioia apprezzo la presenza delle autorità civili, le quali così partecipano alla gioia comune. La nomina cardinalizia è un riconoscimento dei meriti personali del nominato. La sua portata però si estende anche ad altre circostanze che tutte insieme formano il quadro completo di tutta la situazione. Penso così alla diocesi di Nitra, gloriosa e storicamente la prima sede vescovile sicura nell’Europa centrale. Penso anche al periodo degli ultimi quattro decenni, nei quali molti fedeli, sacerdoti e vescovi eroici hanno dimostrato la propria fedeltà alla Chiesa e al Cristo con molte tribolazioni, e ai religiosi che hanno lottato contro la condanna a morte con sforzi ammirevoli.

Tutta la nazione ha sofferto sotto la pressione dell’ateismo ufficiale, ma con l’aiuto di Dio ha resistito, ha fatto il possibile per mantenere la fede ereditata. Le famiglie pure hanno dovuto fronteggiare le difficoltà alle quali non erano preparate. L’ammirazione e il riconoscimento si estendono a tutti quelli, che sono rimasti fedeli a Cristo e alla Chiesa nelle prove difficili e nelle persecuzioni palesi.

Per noi credenti le sofferenze subite per Cristo nello spirito di fede sono il pegno delle ulteriori benedizioni del Signore. Così sarà certamente anche per voi, cari fratelli e sorelle.

Vi sia di incoraggiamento anche la nomina cardinalizia di un figlio della nazione slovacca. Ciò sia per tutti voi anche un impegno per una nuova fedeltà. Riunitevi perciò attorno ai vostri vescovi, accettate le loro direttive, perché essi, come successori degli Apostoli, vi conducono soltanto al Cristo e al suo Regno. Vi accompagni la mia benedizione apostolica.

 

© Copyright 1991 - Libreria Editrice Vaticana

 



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