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CONCISTORO ORDINARIO PUBBLICO PER LA CANONIZZAZIONE
DELLE BEATE MARIA DI SANT’IGNAZIO E TERESA DI GESÙ «DE LOS ANDES»

ALLOCUZIONE DI GIOVANNI PAOLO II

Venerdì, 11 dicembre 1992

 

Esultanti nella gioia per la venuta di Cristo, in prossimità della festa del Natale, con una particolare letizia d’animo raduniamo questo illustre Collegio: e mentre volentieri rivolgiamo moltissime grazie a ciascuno di voi per la vostra opera di collaboratori nel governo della Chiesa, vogliamo salutarvi tutti nel Signore, venerabili e dilettissimi fratelli.

Come ben sapete, per antichissimo costume dei nostri predecessori e norma di questa Sede apostolica, quest’opera di collaborazione che i padri cardinali prestano al Supremo Pastore della Chiesa, si compie soprattutto nei Concistori ordinari e straordinari

Oggi, celebrando il solenne rito del Concistoro ordinario, siamo chiamati a esprimere liberamente il nostro voto su alcune canonizzazioni da tempo proposte.

Senza dubbio Cristo, che è venuto e verrà, nel corso dei secoli suscita sempre nuovi uomini e donne, che mostrano in qual modo, nelle diverse circostanze del mondo, secondo lo stato e la condizione propri di ciascuno, sia possibile pervenire alla perfetta unione con lui, ovvero alla santità. Vogliate perciò trattare con zelo e intima consapevolezza dei vostri doveri, questa incombenza assai importante della Chiesa: la canonizzazione di due religiose, i cui processi canonici si sono felicemente conclusi. L’una, la beata Maria di sant’Ignazio (al secolo Claudine Thévenet) fondò la Congregazione delle Suore di Gesù e Maria; l’altra, la beata Teresa d Gesù “de Los Andes” (al secolo Giovanna Fernández Solar) fu novizia delle Monache dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi. Avete avuto una conoscenza generale delle opere della loro vita e delle virtù; ora, poiché vi si chiede di esprimere un voto, vogliate liberamente e convenientemente pronunciarvi sulla loro dignità e sull’opportunità della cosa stessa.

In queste cause e in tutte le nostre opere e iniziative ci soccorra la beatissima Vergine Maria, che con la sua materna carità ha cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti sulla terra, fino a che non siano condotti alla patria felice; assista questo nostro incontro anche il beato falegname e custode della Chiesa san Giuseppe, che insieme con la Madre del Salvatore veneriamo in modo particolare nel tempo di Avvento.

Il Santo Padre guida poi la preghiera per la Chiesa che si conclude con il canto del “Pater noster”. Giovanni Paolo II imparte infine la Benedizione Apostolica ai presenti. Subito dopo, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie invita i Protonotari Apostolici presenti a redigere lo strumento pubblico “ad perpetuam rei memoriam”.

 

© Copyright 1992 - Libreria Editrice Vaticana

 



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