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VIAGGIO PASTORALE IN LITUANIA, LETTONIA ED ESTONIA

RECITA DEL SANTO ROSARIO
NEL SANTUARIO DELLA «PORTA DELL’AURORA»

PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II

Vilnius (Lituania) - Sabato, 4 settembre 1993

 

“Ringrazio la Madre del Signore
nel vedere allontanate dalla Lituania e dagli altri Paesi confinanti
le nuvole oscure dell’occupazione e della persecuzione”
 

Venerati fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio,
Carissimi fratelli e sorelle!

1. Questo Santuario della Porta dell’Aurora da molti secoli è meta ogni giorno di numerosi pellegrini che vengono per confidare alla Madre della Misericordia le gioie e le preoccupazioni della loro vita. Questo Tempio è diventato così un luogo privilegiato d’incontro con la Madre di Cristo e Madre della Chiesa e un luogo di comunione fra i credenti dell’intera Regione. Cristiani della Lituania, della Polonia, della Bielorussia, dell’Ucraina e di altre Nazioni si raccolgono qui per condividere come fratelli e sorelle, sotto lo sguardo della Madonna, la stessa fede, la medesima speranza, l’unica carità.

Dal Vaticano, dove esiste una Cappella Lituana che custodisce una copia dell’immagine venerata in questo Santuario, il Successore di Pietro si unisce spesso spiritualmente alla preghiera che da qui sale a Dio. Oggi, all’inizio della mia Visita pastorale nella regione del Baltico, ho la grande gioia di essere qui presente non solo spiritualmente, ma anche fisicamente. Come Pastore della Chiesa universale vengo a deporre nelle mani materne di Maria, con il sostegno della vostra preghiera, il mio ringraziamento e la mia invocazione.

2. Ringrazio la Madre del Signore nel vedere allontanate dalla Lituania e dagli altri Paesi confinanti, dopo tanti anni di sofferenza e di prova, le nuvole oscure dell’occupazione e della persecuzione, dell’imposizione del silenzio su Dio e della paralizzante privazione delle libertà umane fondamentali.

Alla materna intercessione di Maria Santissima affido, insieme a voi e con voi, la speranza di vedere la Lituania e i Paesi più vicini, a cominciare da quello in cui io stesso sono venuto alla luce e sono stato battezzato, rinnovare la loro salda adesione al Vangelo e la decisa volontà di accogliere Cristo – Dio incarnato, morto e risorto per amore dell’uomo – come via, verità e vita (Gv 14, 6).  

Al termine della recita del Rosario:

1. A conclusione della mia prima giornata in terra lituana e nella regione baltica, desidero ringraziare di cuore tutti voi che avete partecipato alla recita dei Misteri gloriosi del Santo Rosario davanti all’immagine della Madre della Misericordia. È stata per tutti una grande consolazione sostare alla sua materna presenza meditando sulla Risurrezione e l’Ascensione del Cristo, sulla discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo il giorno della Pentecoste, sull’Assunzione di Maria e sulla gloria di cui gode la Madre di Gesù, accanto a suo Figlio, del quale è anche la prima discepola.

2. Vi invito, carissimi fratelli e sorelle, a ritornare alle vostre case col cuore pieno di fiducia nella vittoria della vita sulla morte, del bene sul male, della luce sulle tenebre, della libertà sulla schiavitù. Vi accompagna l’affetto del Papa, successore di quel Pietro che, divenuto testimone della Risurrezione ricevette da Cristo il mandato di confermare i suoi fratelli nella fede (Lc 22, 32).

O Vergine Santissima, che ad Ostra Brama splendi / E a Czestochowa il fulgido santuario difendi, / Tu che di Nowogródek proteggi l’abitato. / Come mi hai, bambinetto, dalla morte salvato. (Adam Mickiewicz, Pan Tadeusz).

3. Dite a quanti non hanno potuto essere presenti alla preghiera di questa sera – ai vostri figli, agli anziani, a coloro che soffrono e sperano – che il Papa ha pensato anche a loro e pregato per loro. Assicurate che la loro speranza di vivere in pace, di gustare la serenità dopo lunghi anni di attesa, di essere benedetti da Dio dopo la sofferenza e la prova, è la stessa speranza del Papa.

Vi accompagni la mia benedizione, che estendo a tutti i vostri Cari. Per intercessione della Madre della Misericordia, Dio renda feconda la vostra vita e apra i vostri cuori all’ascolto operoso della sua Parola.

 



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