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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL CAPITOLO GENERALE DEI FRATELLI
DELL
’ISTRUZIONE CRISTIANA DI SAN GABRIELE

Sabato, 7 gennaio 1995

 

Cari fratelli,

Il vostro Capitolo generale mi offre l’opportunità di accogliervi e ringrazio il Fratello Jean Friant dei sentimenti che mi ha espresso a nome di tutti voi, ora che viene confermato nel suo incarico di Superiore generale dei Fratelli dell’Istruzione cristiana di San Gabriele.

I vostri incontri si svolgono poco dopo la conclusione del Sinodo dei Vescovi sulla vita consacrata e con grande soddisfazione noto che fate vostre gli orientamenti emersi da quell’assemblea.

Non posso che incoraggiarvi nel desiderio di rinnovare il vostro Istituto affinché possiate rispondere sempre più alla specifica vocazione di religiosi educatori, destinati soprattutto all’apostolato presso i più poveri. Nelle diverse zone del mondo, dove voi siete presenti, la Chiesa conta sulle persone consacrate per poter dare all’azione pastorale tutto il suo vigore, grazie al loro impeto apostolico unito all’ardore spirituale.

Siete quindi chiamati a vivere pienamente la vostra condizione di religiosi laici. Conservate il bisogno costante di comprendere nella vostra formazione e nella vostra riflessione la profondità dell’esigenza spirituale, il rigore dell’intelligenza nella fede e la qualità della vita in comunità. Dal punto di vista della spiritualità, voi siete tra gli eredi della grande tradizione monfortana alla quale, come ben sapete, sono legato. Seguendo l’esempio di San Louis-Marie, lasciatevi guidare, con l’aiuto della Madre del Signore, dall’amore della Saggezza eterna per essere sempre al servizio di Dio. Approfondite continuamente la vostra intelligenza della fede affinché riceviate pienamente lo splendore della verità; e voi stessi sentiate la necessità di fare una chiara distinzione tra le dottrine e le correnti che incontrate nei diversi continenti, in particolar modo quando si tratta di una giusta inculturazione del messaggio evangelico. La maggior parte dei fratelli vivono in piccoli gruppi; la qualità della loro vita in comunità è sostanziale poiché essa costituisce un elemento indispensabile al loro equilibrio personale e alla credibilità della loro testimonianza.

Poiché siete destinati ad avere delle responsabilità educative, le vostre qualità di religiosi sono indispensabili per poter essere, insieme ai vostri colleghi, degli animatori di giovani. Date loro oltre alle vostre competenze professionali, il vostro ardore di uomini di fede e di speranza, la vostra generosità verso il prossimo. Seguendo l’esempio del vostro fondatore, siate al servizio dei poveri per condurli sul cammino della verità e della vita, cioè sulle strade che il Redentore offre per superare quelle zone d’ombra e d’incertezza dove molti giovani penano nel trovare la loro strada.

Cari fratelli, nei limiti del nostro breve incontro, posso solo menzionare alcuni dei soggetti su cui voi potete riflettere nella prospettiva di rinnovo del vostro Istituto. Ma tengo a ribadire la fiducia della Chiesa nel momento in cui fa il bilancio e prepara l’entrata nel nuovo millennio. Apprezzo il vostro impegno in questo grande movimento e possa esso condurre ad un vero rinnovamento nel compimento della missione affidata da Cristo a tutte le membra del suo Corpo.

Ricordando insieme la figura del vostro ispiratore Padre Gabriel Deshayes, invoco l’intercessione di San Louis-Marie Grignon de Monfort e della beata Marie-Louis di Gesù affinché vi accompagnino nel vostro cammino. Vi affido a Nostra Signora, la “prima Superiora” e imparto a ciascuno di voi la Benedizione Apostolica.

 

© Copyright 1995 - Libreria Editrice Vaticana

 



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