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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
A CONCLUSIONE DEGLI ESERCIZI SPIRITUALI

Cappella "Redemptoris Mater"
Sabato, 2 marzo 1996

 

Carissimi Fratelli,

Vogliamo ringraziare il Signore per le giornate degli Esercizi Spirituali in Vaticano. Vogliamo ringraziare recitando il "Magnificat anima mea Dominum et exultavit spiritus meus in Deo salutari meo".

Vogliamo ringraziare il nostro Predicatore l’Arcivescovo Schönborn che, all’inizio degli Esercizi, ci ha posto la domanda: "Domine ubi abitas?".

Così hanno chiesto a Gesù i suoi primi discepoli. Il Predicatore degli Esercizi Spirituali ci ha dato, durante questa Settimana, una larga risposta.

Ci ha detto che noi abitiamo nella Chiesa. Cosa è la Chiesa? "Ecclesia iam ab origine mundi praefigurata"; "Ecclesia in foedere antiquo mirabiliter praeparata"; "Ecclesia in novissimis temporibus constituta"; "Ecclesia effuso spiritu manifestata"; "Ecclesia in fine saeculorum gloriose consumabitur". Tutto questo è la nostra dimora. Noi abitiamo nella Chiesa; siamo i suoi cittadini, siamo i suoi figli, siamo i suoi servitori.

Per questa larga visione che ci ha offerto durante questi Esercizi, ringraziamo cordialmente l’Arcivescovo di Vienna che ha messo nella sua esposizione tanta competenza, come teologo, come Pastore e come cristiano. Con queste parole, con queste meditazioni, con questa Settimana di preghiera, ci siamo certamente arricchiti.

Per questo vogliamo cantare il "Magnificat" a Nostro Signore.

Amen!

 

© Copyright 1996 - Libreria Editrice Vaticana

    



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