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SALUTO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLE MIGLIAIA DI PEELEGRINI DELLE
DIOCESI DI BRINDISI -OSTUNI E DI UDINE

Piazza San Pietro - Sabato, 26 ottobre 1996

 

1. Saluto con affetto il folto gruppo di pellegrini della Diocesi di Brindisi-Ostuni, qui convenuti con il loro Pastore, l’Arcivescovo Mons. Settimio Todisco, a conclusione dell’Anno Giubilare, che commemora il quarto centenario della Chiesa di Santa Maria della Vittoria, in San Vito dei Normanni.

Rivolgo, altresì, il mio cordiale pensiero ai pellegrini della Diocesi di Udine, guidati dal loro Arcivescovo, Mons. Alfredo Battisti, qui giunti a conclusione delle celebrazioni per i 70 anni di fondazione del Settimanale Diocesano “La Vita Cattolica”, e per ricordare i venti anni dal terremoto che ha colpito la loro Terra.

2. Carissimi Fratelli e Sorelle di Brindisi-Ostuni! Il recente Anno Giubilare, celebrato nella vostra Chiesa locale in ricordo del quarto centenario dell’inaugurazione della Chiesa di S. Maria della Vittoria, vi ha spinti a testimoniare gratitudine al Vicario di Cristo con un così numeroso pellegrinaggio. Grazie per la vostra presenza!

Voi siete venuti, altresì, a chiedere che, a conclusione del fausto evento, io incoroni l’Immagine della Madre di Dio, venerata con il titolo di “Nikopeia”, Generatrice di vittoria. Ben volentieri ho compiuto questo gesto di devozione e di amore verso la Vergine Santa, che offre il divin Figlio come scudo invincibile contro i nemici. A Lei affido ciascuno di voi, chiedendoLe di assistervi sempre e di benedire il vostro impegno apostolico e missionario. La vostra Diocesi, che ha dato alla Chiesa numerose vocazioni sacerdotali e religiose, tra cui il Vescovo Mons. Francesco Gioia, Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale dei Migranti e gli Itineranti, possa continuare a rispondere generosamente al Signore, per combattere sotto la guida della Nikopeia la buona battaglia del Vangelo.

3. Mi rivolgo ora a voi, carissimi Fratelli e Sorelle di Udine. Il ricordo del terribile evento che colpì il Friuli nel 1976, mentre induce a pensare con affetto e cristiana speranza alle vittime di quel luttuoso evento, invita al tempo stesso a ringraziare il Signore per la felice ricostruzione, resa possibile soprattutto dalla nota intraprendenza e tenacia delle popolazioni friulane. Di tali virtù tipiche della vostra gente è altresì significativa realizzazione il bel Settimanale della vostra Diocesi, che nei suoi 70 anni di vita ha assicurato vasta eco alla voce della Chiesa nel Friuli, interpretando gli eventi quotidiani alla luce dei valori evangelici.

Auspico che tali ricorrenze spingano tutti i Friulani ad un rinnovato impegno di coerenza e di fedeltà, per rimanere saldamente ancorati ai principi cristiani, e ad offrire a tutti un esempio di convivenza pacifica ed operosa, frutto della civiltà che nasce dall’accoglienza convinta e gioiosa del Vangelo della carità.

4. Con questi voti imparto ai venerati Fratelli nell’Episcopato, ai Sacerdoti, ai Religiosi, alle Religiose ed ai fedeli presenti, la propiziatrice Benedizione Apostolica, che estendo volentieri alle dilette Chiese di Brindisi-Ostuni e di Udine.

 

© Copyright 1996 - Libreria Editrice Vaticana

 



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