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VISITA ALLA PARROCCHIA DI SAN GIUDA TADDEO

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI GIOVANI

Domenica, 6 aprile 1997

 

Grazie per la promessa delle vostre preghiere per il mio viaggio a Sarajevo dove sarò domenica prossima.

Grazie a tutti grazie ai giovani. Quando si pensa alla giovinezza viene in mente la primavera. La primavera è il tempo quando la natura risorge dopo, la «morte» dell'inverno. Coincide con la primavera ogni anno la solennità della Pasqua, che ci ricorda la risurrezione di Cristo. Egli con la sua risurrezione ha manifestato che la morte non ha potere assoluto e definitivo. Egli ha vinto la morte e ha manifestato la vita.

La primavera della vita umana coincide con la giovinezza. Io vedo qui anche giovani di 70 o 80 anni. Mi congratulo con voi, per questo desiderio di essere sempre giovani di voler tornare alla primavera della vita alla giovinezza. Vi auguro buona Pasqua a tutti i presenti, ai giovani e a quelli che aspirano ad essere di nuovo giovani, come anche io faccio.

Mi domando se avete già messo da parte i soldi per Parigi, per l'incontro Mondiale dei Giovani.

Mi dice il Cardinale Ruini che ci sono tanti giovani italiani che vogliono venire. I giovani francesi e Parigi vi aspettano.

 

© Copyright 1997 - Libreria Editrice Vaticana



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