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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
A DIRIGENTI, FUNZIONARI, AGENTI DELL'ISPETTORATO
DI PUBBLICA SICUREZZA PRESSO IL VATICANO

Sala Clementina - Giovedì, 14 gennaio 1999  

 

Signor Prefetto,
Signori Funzionari e Agenti di Pubblica Sicurezza!

1. Benvenuti a quest'incontro! Rendo grazie al Signore, che ci offre la gioia di rivederci, all'inizio di questo nuovo anno, per formularci reciprocamente fervidi voti augurali. L'occasione è quanto mai propizia per rinnovarvi l'espressione della più viva riconoscenza per il servizio che svolgete: tutti saluto e ringrazio di vero cuore.

Il mio saluto va, in particolare, al Dottor Enrico Marinelli, Prefetto Coordinatore dei Servizi di Sicurezza presso il Vaticano, che ringrazio per le nobili parole con cui s'è fatto interprete dei comuni sentimenti. Desidero esprimerLe la mia riconoscenza, Signor Prefetto, per l'instancabile e generosa dedizione con cui Ella si prodiga nel Suo servizio, trasmettendo anche ai collaboratori convinto entusiasmo per gli ideali che hanno sempre orientato la Sua azione.

A voi che fate parte dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, del Nucleo Polstrada Vaticano, come pure alle rappresentanze della Questura di Roma e della Polizia Italiana, esprimo la mia fiducia, confermando, anche in questa circostanza, il mio apprezzamento per il qualificato lavoro che esplicate con senso di alta responsabilità.

Mi è ben noto il necessario ed impegnativo servizio d'ordine che vi è affidato. La presenza discreta e intelligente, che sempre vi contraddistingue, mira ad impedire e scoraggiare ogni elemento di disturbo, affinché l'attività del Papa possa svolgersi in un clima di serenità, che assicuri ai pellegrini che vengono a farGli visita ed a pregare nei luoghi sacri della cristianità la possibilità di un'autentica esperienza religiosa.

2. Inoltre, la vostra attività, alla luce della fede, si arricchisce di significati profondi, ai quali ciascuno può rifarsi per trovare incitamento e sprone nell'adempimento del quotidiano dovere, specialmente nei momenti che richiedono più fatica e sacrifici.

Il mio augurio è che l'ordine esteriore, da voi mantenuto con attenta vigilanza, sia immagine di un armonico ordine interiore: ordine di pensieri, di scelte e di convinzioni; ordine di orientamenti di vita, di ideali umani, di impegno morale e religioso, specialmente in vista del Grande Giubileo dell'anno 2000, che domanda un'intensa preparazione spirituale. Com'è noto, esso avrà inizio con l'apertura della Porta Santa in San Pietro, nella Notte del prossimo Natale. Siamo ben consapevoli di doverci predisporre ad accogliere, in occasione di questo evento epocale, una folla considerevole di pellegrini e turisti provenienti da ogni parte del mondo. Assicurare loro serenità e protezione toccherà anche al vostro Ispettorato, in collaborazione con le altre forze di sicurezza al servizio dei cittadini, specialmente in occasione delle principali celebrazioni programmate nella Basilica ed in Piazza San Pietro, lungo tutto l'anno giubilare. So che vi state organizzando per rispondere in modo adeguato alle esigenze che l'Anno Santo comporterà, con uno sforzo concertato di mezzi tecnici e di risorse umane. Di questo vi sono profondamente grato.

3. Carissimi, vi aiuti il Signore e sempre vi accompagni la sua protezione. Affido voi ed il vostro lavoro a Maria Santissima, Madre di Gesù e Madre nostra. Lei, che conosce le responsabilità a voi affidate e le difficoltà della vostra quotidiana attività, vi sia accanto, affinché ideali, propositi, aspirazioni e progetti siano tutti da Dio benedetti e producano i frutti desiderati. Vi assicuro da parte mia un costante ricordo nella preghiera e, mentre formulo auguri di serenità e di letizia per il 1999 appena iniziato a voi ed alle vostre famiglie, a tutti imparto con affetto una speciale Benedizione Apostolica.

 

© Copyright 1999 - Libreria Editrice Vaticana

 



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