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 DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II 
ALLA DELEGAZIONE DELLA CHIESA DI SCOZIA

Sabato, 17 febbraio 2001

 

Cari amici in Cristo,

sono lieto di dare oggi il benvenuto a una delegazione della Chiesa di Scozia. Siete giunti a Roma con quello spirito di fraternità e dialogo che ormai da molti anni caratterizza i rapporti fra di noi che cerchiamo la via dell'unità auspicata da Cristo.

Esplorando insieme i modi nei quali i cristiani possono progredire nella comprensione reciproca, vi ringrazio per l'interesse che avete nutrito per la mia Lettera Enciclica Ut unum sint. La Lettera contiene una riaffermazione solenne dell'impegno della Chiesa cattolica per il movimento ecumenico. Mossi da un autentico desiderio di riconciliazione, dobbiamo tutti proseguire il nostro viaggio verso l'unità visibile. Dobbiamo ancora andare lontano, ma con l'aiuto e la guida dello Spirito Santo continueremo a fare progressi. Il Signore stesso benedirà i nostri sforzi e quelli dei cristiani ovunque, mentre desideriamo rispondere alla Sua preghiera all'ultima cena affinché "tutti siano una sola cosa" (Gv 17, 21).

Ringraziandovi per la visita, invoco di cuore su di voi e sui membri della Chiesa di Scozia la grazia e la pace di nostro Signore Gesù Cristo.

     



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