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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI MEMBRI DELLA ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI 
EUROPEI DI AUTOMOBILI

Venerdì, 18 maggio 2001

 

Signore e Signori,

sono lieto di accogliere voi, membri del Consiglio dell'Associazione dei Costruttori Europei di Automobili, in occasione del vostro incontro annuale che quest'anno si svolge a Roma. Ringrazio il Presidente, Dr. Paolo Cantarella, per i saluti e per gli auguri di buon compleanno che mi ha rivolto ed esprimo a tutti voi la mia gratitudine per il vostro dono.

In quanto Presidenti delle maggiori società automobilistiche europee, avete responsabilità importanti, non solo nell'orientare lo sviluppo della vostra industria specifica, ma anche nel garantire il corretto svolgimento di un'economia sempre più globalizzata. Il processo di globalizzazione, offrendo nuove possibilità al progresso, pone questioni urgenti a proposito della natura stessa e del fine dell'attività economica. Esorta a un discernimento etico volto a tutelare l'ambiente e a promuovere il pieno sviluppo umano di milioni di uomini e di donne in modo da rispettare la dignità di ogni individuo e dare spazio alla creatività personale sul posto di lavoro. Spero e prego affinché la vostra Associazione, promuovendo questi scopi eminentemente umani, permetta alle generazioni future di godere di una prosperità che non sia soltanto economica, ma anche spirituale, corrispondendo alle aspirazioni più profonde del cuore umano.

Su di voi e sulle vostre famiglie, sui vostri soci e sui vostri impiegati, invoco di cuore le benedizioni di gioia e di pace di Dio.

             



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