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GIOVANNI XXIII

UDIENZA GENERALE

Castel Gandolfo
Mercoledì, 20 settembre 1961

 

Diletti figli!

Gli incontri settimanali del Papa, a Roma e a Castel Gandolfo, diffondono un'atmosfera di pace serena. La letizia è negli occhi, nelle voci, nei cuori. Come accade stamattina. L'impressione che se ne riceve è di reciproco scambio di doni tra il Padre e i figli suoi : una conversazione in famiglia, accanto al focolare domestico.

Non è naturale dar rilievo ad un fatto così consolante e compiacercene davanti al Signore? Lo facciamo infatti. Ma in queste conversazioni non sempre, né tutto è letizia.

Vogliate oggi concedere la confidenza di un'intima pena di questi giorni. Questa intima pena, ieri mattina, visitando le catacombe di San Callisto, l'abbiamo deposta sull'altare, nella cripta dei Martiri, recitando le Litaniae Sanctorum. Stamane, ricevendo voi, atteso l'incalzare degli avvenimenti, che richiedono preghiera e prudenza, ed insieme ardore di fede e coraggio, la effondiamo nell'animo vostro.

Il mondo in cui la Chiesa estende i suoi padiglioni è grande; e voi non ignorate come in vaste regioni della terra è in atto un vera persecuzione, non cruenta, ma egualmente grave di conseguenze anche per la vita sociale.

Violente preoccupazioni di ordine materiale, che in realtà sconfinano nel disordine, si impongono all'esercizio della libertà religiosa nelle sue varie, benefiche e pacifiche tradizioni.

Nel Mare delle Antille, sulla porta delle Due Americhe, sta la Repubblica di Cuba, una nazione che Ci è particolarmente cara, ed ora più che mai, perchè da qualche tempo soggiace a prove ed a sofferenze.

A semplice titolo di informazione vi darà luce quanto la stampa del mondo intero riferisce circa l'esodo in parte imposto, ed in parte subìto come minor male, in questi ultimi mesi, di tanti e benemeriti collaboratori nell'esercizio ordinario dell'apostolato sacro della Chiesa : culto, insegnamento, assistenza, forme molteplici di continuato e progrediente contributo al benessere sociale.

Senza voler scendere alla statistica minuta, vi diremo : clero secolare e regolare più che dimezzato di numero; suore ridotte in modo rilevantissimo.

Diletti figli. Noi desideriamo ardentemente il bene di quel diletto popolo, il suo progresso sociale, la sua interna armonia, l'esercizio delle sue libertà religiose. E confidiamo ancora che il buon volere, la calma delle decisioni, la ricerca sincera di salvaguardare i valori della civiltà cristiana, che assicura il vero bene degli uomini in ogni campo ed in ogni tempo abbiano il sopravvento su affrettate deliberazioni.

Diletti figli. Basta così. Il cenno fattovi va a toccare nel punto giusto ciò che amareggia la nostra anima.

La Vergine Santissima è venerata dal clero e popolo di Cuba sotto il titolo e l'auspicio di « Madonna della Carità ».

Caritas Dei diffusa est in cordibus nostris!  L'amore di Dio e l'amore degli uomini tra loro modera gli impulsi della natura, risolve i contrasti, disperde le tempeste. Fiat, fiat.

 



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