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PAOLO VI

ANGELUS DOMINI

Festività dei SS. mi Apostoli Pietro e Paolo
Domenica, 29 giugno 1969

 

Voi avete veduto ciò che Noi abbiamo saputo: è stata murata e scoperta, questa mattina, una lapide nella Piazza prospiciente quella di San Pietro, in onore del nostro venerato Predecessore, il Papa Pio XII, per ricordare il messaggio pontificio. in risposta alla deliberazione del Consiglio Comunale di Roma, con la quale è stata dedicata al suo nome la Piazza stessa, riconoscendo in lui il difensore della Città, il «Defensor civitatis», durante la terribile prova dell’ultima guerra mondiale e dell’occupazione dell’Urbe da parte prima dell’uno, poi dell’altro esercito combattente. E difensore della Città fu davvero Papa Pio XII in quella tragica ora per Roma, preservata così da una possibile distruzione e da una probabile devastazione, per merito dell’inerme sua opera e della sua coraggiosa parola.

Tutto è grande in questa semplice e significativa cerimonia: il luogo monumentale e sacro, il dramma storico ricordato nel marmo; ma più che tutto appare grande l’amore che quel Papa profuse per questa Città, lui figlio nativo e Vescovo di Roma e Pontefice della Chiesa cattolica.

Plaudiamo pertanto alla felice idea del Circolo di San Pietro di fissare nel marmo la memoria dell’atto magnanimo e riverente di riconoscenza della Città di Roma verso il suo difensore in una terribile calamità; e vediamo con compiacenza che, nella persona del nostro Cardinale Vicario e del Sindaco di Roma, a questo gesto e a quella memoria tutto il Popolo Romano aderisce cordialmente.

Quanto a noi, cerchiamo di far nostro il sentimento di Papa Pio XII verso la Città; ed oggi, festa dei suoi Patroni i Santi Pietro e Paolo, Apostoli e Martiri in essa della fede di Cristo, noi li invochiamo, insieme alla Madonna «Salus Populi Romani», affinché davvero l’amore per Roma e per la sua universale missione sia sempre in noi, ed anche in voi, Romani, vigile e forte.

                                         



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