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PAOLO VI

REGINA COELI

7 maggio 1978

 

Il calendario della Chiesa, a chi lo sa leggere e osservare, è una grande scuola di spiritualità. Oggi, ad esempio, noi ci troviamo in un periodo speciale; è quello che intercorre fra l’Ascensione del Signore al cielo, e la missione rivelatrice e operatrice dello Spirito Santo, promesso da Cristo alla sua Chiesa. Questo periodo di nove giorni offre alla preghiera della Chiesa la prima novena, il modello di orazione preparatoria.

Due caratteri qualificano questa novena. Il primo è il raccoglimento, è l’orazione interiore, personale ed intensa. Il secondo è l’unione nell’orazione, è la preghiera comunitaria, che si organizzerà in liturgia. Rileggiamo la definizione che danno di questo speciale periodo gli Atti degli Apostoli: «Erano tutti insieme (i discepoli del Signore) assidui e concordi nella preghiera insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù, e con i fratelli (cugini) di lui» (Act. 1). La prima Chiesa, il primo corpo sociale, che sarà animato dallo Spirito Santo. L’esempio dura tuttora e ci ricorda che questo è un periodo di silenzio, di riflessione, di purificazione interiore, di autoeducazione per essere idonei, se non degni, ad ospitare il fuoco dello Spirito Santo. E questo insieme nella composizione comunitaria dell’unica Chiesa di Cristo.

Abbiamo noi tutti tanti motivi di ricomporre questo cenacolo che sarà infiammato e animato dallo Spirito del Signore: dolori, difficoltà, esperienze delle avversità della vita presente. Dobbiamo più che mai fare «corpo» con la Chiesa per ottenere l’animazione che le è riservata, quella del Paraclito.

Facciamo nostra questa comunione, con Maria, nostra madre spirituale e maestra, e potremmo poi godere del grande avvenimento: la Pentecoste.

                           



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