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MESSAGGIO DI PAOLO VI
URBI ET ORBI

Solennità del Natale del Signore
Lunedì, 25 dicembre 1967

 

Fratelli e Figli
che in virtù del Natale Ci ascoltate!

Noi ripeteremo a voi, facendolo Nostro, il messaggio dell’Angelo nella beata notte della nascita di Cristo: «Evangelizo vobis gaudium magnum». Io vi annuncio una grande felicità. Sì, Fratelli e Figli carissimi, una grande felicità: il Natale è la festa della letizia dei cuori, della gioia delle famiglie, del godimento della vita, che la società cerca e si concede. Noi guardiamo con compiacenza, Noi benediciamo questa letizia, che caratterizza il Natale e vuol dare agli uomini coscienza della loro destinazione alla felicità, e cerca di procurare loro qualche ora, qualche esperienza di sereno ed onesto benessere. Noi rivendichiamo al Natale di Cristo la ragione ed il merito di fare il mondo felice; e se mai alla religione cristiana, che predica come unica salvezza la croce, fosse imputata la colpa di rendere triste ed infelice la vita, Noi ripetiamo l’evangelica voce: la venuta di Cristo nel mondo è sorgente di vera e di grande gioia; la felicità, la pienezza di vita, la certezza della verità, la rivelazione della bontà e dell’amore, la speranza che non delude, la salvezza in una parola, a cui l’uomo aspira, è finalmente concessa, è a nostra disposizione; ed ha un nome, un nome solo: Cristo Gesù. Egli è il Profeta delle beatitudini, Egli è il consolatore d’ogni umana afflizione, Egli è la nostra pace, perché Egli, Egli solo è la via, la verità e la vita. Il Vangelo, cioè la buona novella, l’annuncio che risolve in gioia, in vera gioia, tutto il travaglio umano, oggi risuona ancora sulla Terra; e Noi ve lo ripetiamo, felici Noi stessi d’esserne l’eco fedele: proclamiamo che l’avvento di Cristo fra noi è la nostra fortuna, è la nostra felicità.

Questa parola «felicità», tutti lo sanno, è fra le più usate ed abusate nella conversazione umana; gli antichi vi componevano trattati di filosofia della vita; i moderni preferiscono tentarne, talvolta con spregiudicata audacia, l’esperienza; vi è oggi in molti ambienti una frenesia di felicità, di intensità di godimento, di dolce vita; si confonde la felicità col piacere, ed il piacere con la sazietà dei nutrimenti terrestri; anche il lavoro, la più nobile forma dell’attività umana, tende talora a risolversi in un edonistico benessere, che finisce talvolta per screditarlo e vanificarlo. E il cuore dell’uomo, voi lo sapete, pellegrino errante verso questa immediata e autosufficiente felicità, esteriore o interiore che sia, invece di canti di vittoria, lancia grida di esasperazione e di disperazione: non mai forse la voce umana, vogliamo dire quella del pensiero, della letteratura, dell’arte, è stata, come ai nostri giorni, pessimista; a mano a mano che il mondo ha progredito verso le sue moderne e meravigliose conquiste lo spirito dell’uomo ha sentito la vanità d’ogni cosa, e ha smarrito il linguaggio della verità su le cose supreme, la fiducia nell’immortalità e nei messianismi del progresso e dell’umanesimo nuovo. Troppo lungo sarebbe ragionare di questi capitali orientamenti dell’uomo moderno, né questo è il momento di farlo; ma possiamo concludere che egli, l’uomo moderno, ha enormemente progredito nelle forme per conquistare e per godere il mondo in cui si trova a vivere, ma ha smarrito le ragioni vere e profonde che danno alla vita il suo valore, il suo significato, la sua felicità; e perciò egli osa spesso denunciare l’inganno e l’assurdità dell’umana esistenza.

Fratelli e Figli! Chi segue Cristo, com’Egli stesso ci ha assicurato, non cammina nelle tenebre. Cristo è la luce del mondo. E chi guarda a Lui vede rischiararsi i sentieri della vita. Sono sentieri aspri e stretti, alle volte; ma sono sentieri sicuri, che non smarriscono la mèta; la mèta della vera felicità.

Questo è oggi, ripetiamo, il Nostro annuncio natalizio, quello del gaudio cristiano. Esso modera e alle volte castiga le forme del gaudio profano; ma esso compensa ampiamente questa austerità con la certezza, innanzi tutto, della sapienza superiore che informa la vita; e poi vi aggiunge il senso della proporzione ristabilita fra il desiderio umano, rivolto all’infinito, e l’arte di raggiungere ciò che si desidera; e ancora: il gaudio cristiano rivela il segreto di Tarsi dappertutto trovare; nelle piccole cose quotidiane, nel pane domestico, nella umile fatica dignitosa e onesta, nell’amore puro e fedele, nella soddisfazione di fare buoni e felici gli altri, nel soffrire per qualche cosa, con Cristo. Esso compie il prodigio che oggi troppi non sanno più compiere, quello di fondere nei medesimi sentimenti e nei medesimi atti ciò che piace e ciò che è bene, il bello ed il buono, la gioia di vivere e la virtù di vivere degnamente.

Fratelli e Figli! non vi tratteniamo più; ma vi rinnoviamo il Nostro augurio, quello di scoprire nel Natale la vera fonte, la vera ragione dell’autentica felicità. E poiché vera felicità non sarebbe senza la pace, la pace nel cuore (come dicemmo nel Nostro radiomessaggio natalizio), e la pace fra gli uomini (oggetto di tanti altri Nostri atti e discorsi), il Nostro odierno augurio si integra appunto con quello rinnovato della pace: gaudium et pax, è il voto ripetuto dall’Apostolo Paolo (cf. Rom. 14, 17; Gal. 5, 22); sia ora anche il Nostro voto per voi e per il mondo, mentre alla pace sono rivolte, anche in questi giorni, le Nostre ansie, le Nostre cure, le Nostre speranze.

Cristo è la nostra felicità e la nostra pace, perché Egli è il nostro Salvatore. E perciò con questi voti di felicità e di pace nel cuore, vi auguriamo: buon Natale; e tutti, nel nome di Cristo, vi benediciamo.

(Segue speciale augurio natalizio nelle lingue: italiana, francese, inglese, spagnuola, tedesca, portoghese, polacca e greca).

Buon Natale, con l’augurio della pace e del gaudio di Cristo.

Bon Noël, dans la joie et la paix du Christ!

Happy Christmas, in the joy and peace of Christ!

Felices Navidades en la paz y alegría de Cristo!

Frohe Wiehnachten mit dem Wunsche wahren Weihnachtsfriedens und der Freude in Christus!

Feliz Natal, com os melhores votos de paz e de alegria de Cristo!

Skladam zyczenia wesolych swiat, pokoju i radosci w Chrystusie!

Καλά Χριςτούγεννα. Ευχές ειρήνης και χαράς εν Κυρίω.

                                                                          



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