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DISCORSO DI PAOLO VI AI MEMBRI
DELLA SOCIET
À CATTOLICA DI ASSICURAZIONI DI VERONA

Sabato, 28 ottobre 1972

 

Siamo ben lieti di suggellare, con questo incontro, le commemorazioni anniversarie, che il vostro Istituto ha celebrato nello scorso anno, risalendo alle fonti della propria storia, e ripercorrendo le tappe di uno sviluppo in cui è stata sempre visibile l’assistenza del Signore.

Il richiamo alle origini, come avete fatto in tale circostanza, è un impegno per il presente, e una promessa per l’avvenire: e noi facciamo voti che il vostro lavoro, con le sue finalità sociali, contribuisca veramente al benessere e alla sicurezza di quanti a voi si rivolgono, rendendo più sereno il loro avvenire; risponda sempre fedelmente agli intenti, per cui è stato voluto fin dalle origini, come impegno di cattolici sul piano della mutua collaborazione secondo le direttive della Chiesa; e sia perciò compiuto con spirito di fede e di amore, come servizio prezioso alla comunità. Come osservava il nostro Predecessore Giovanni XXIII, nell’Enciclica Mater et Magistra, la dottrina sociale cristiana, la cui luce è la Verità, il cui obiettivo è la Giustizia e la cui forza propulsiva è l’Amore dev’essere tradotta in pratica, e perciò nei fedeli deve rinvigorirsi la coscienza del dovere di svolgere cristianamente anche le attività a contenuto economico e sociale (Cfr. AAS 53, 1961, p. 454). Questo è richiesto anche a voi, che ai principii di quella dottrina fate espresso richiamo.

Noi preghiamo il Signore, affinché effonda su di voi e sulle vostre famiglie l’abbondanza dei suoi doni, mentre, nel suo Nome, tutti vi benediciamo di cuore.

                            



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