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INCONTRO DI PAOLO VI
CON UNA COMUNITÀ BUDDISTA

Venerdì, 17 gennaio 1975

 

Santità,

Siamo lieti di accogliere oggi Vostra Santità nel nostro Palazzo Apostolico e di esprimerle viva gratitudine per il desiderio da Lei manifestato di renderci visita.

Noi siamo amici di tutti gli uomini di buona volontà, soprattutto di quelli che, come Lei, hanno conservato e promosso i valori spirituali e morali dell’uomo.

Desideriamo estendere questo caldo saluto e sincero apprezzamento anche alle distinte persone del suo seguito ed a tutta la Comunità Religiosa, che Ella rappresenta.

Il Concilio Vaticano II ha espresso ammirazione per il Buddismo nelle sue varie forme e per il contributo che esso offre alla elevazione spirituale dell’uomo.

Noi abbiamo istituito un Segretariato al fine di promuovere le relazioni e il dialogo con le Religioni non Cristiane; e siamo felici che in ogni parte del mondo i nostri figli e figlie della Chiesa Cattolica siano sempre più aperti ad una amichevole collaborazione con i seguaci di esse per la promozione della Pace e dei valori spirituali e morali tra tutti gli uomini. Ogni progresso morale e religioso è un contributo alla Pace.

Ci sia consentito di augurarle che abbia un felice soggiorno in Roma e che Le sia di profonda soddisfazione la visita a San Pietro, meta di numerosi pellegrini da ogni parte del mondo in questo Anno Santo.

Noi tutti, del resto, siamo pellegrini verso l’Assoluto e l’Eterno, che solo può appagare completamente il cuore dell’uomo.

Possa il nostro incontro di oggi essere un auspicio di Pace per il suo Paese.

Auguriamo a Vostra Santità e a tutti i suoi fedeli l’abbondanza della prosperità e della pace.

                                                                                      



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