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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
A MONSIGNOR ANGELO BAZZARI,
PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE

«PRO JUVENTUTE DON CARLO GNOCCHI»

 

Al caro Fratello Mons. ANGELO BAZZARI
Presidente della Fondazione Pro Juventute Don Carlo Gnocchi

Desidero far giungere il mio beneaugurante saluto ai partecipanti al Congresso Internazionale sul tema “La riabilitazione oltre il Duemila”, promosso dalla Fondazione Pro Juventute Don Carlo Gnocchi, nel 40 anniversario della morte del suo venerato Fondatore.

Si tratta di un’iniziativa che non solo ricorda, ma ripropone l’idea centrale dell’opera di Don Gnocchi: restaurare la persona disabile, riabilitarla, rieducarla e quasi farla rivivere, restituendola alla pienezza delle sue potenzialità fisiche ed umane.

A quarant’anni dalla sua nascita al cielo, considerando la fecondità della testimonianza e i frutti abbondanti prodotti dalla sua Fondazione, Don Carlo Gnocchi appare come un esemplare seminatore di speranza nella concretezza dei casi umani che la Provvidenza gli ha fatto incontrare: dai militari ai loro figli orfani, ai mutilati, ai poliomielitici, alle persone affette da diverse patologie invalidanti ed agli anziani non autosufficienti. Questo ministero egli lo ha svolto con tenace zelo sacerdotale, guidato dalla persuasione che “sanare il dolore non è soltanto opera di filantropia, ma è un’opera che appartiene strettamente alla redenzione di Cristo”.

Sono lieto di constatare che gli amici della Pro Juventute ne hanno raccolto la grande eredità che portano avanti, guardando fiduciosi verso il terzo millennio. Con rinnovato entusiasmo essi si sforzano di rispondere alle sfide della nostra epoca. In particolare, essi si propongono di considerare il disabile come una forza che occorre inserire nel contesto sociale, perché vi arrechi l’apporto delle sue capacità umane e professionali. A tal fine essi intendono dare, per così dire, dignità scientifica al loro apostolato fra i bisognosi.

Esprimo il mio compiacimento per la rete di centri sorti in Italia, autentici laboratori di speranza, il cui obiettivo è l’integrazione degli ammalati, dei portatori di handicap, degli anziani in una società che, privilegiando l’efficienza sulla solidarietà, rischia, non di rado, di diventare mero assistenzialismo.

Incoraggio cordialmente i membri della Fondazione in quest’opera preziosa, assicurandoli che il Papa li appoggia e li sostiene con il suo apprezzamento e con la sua preghiera nell’impegno di promozione umana, che costituisce un contributo indispensabile alla nuova evangelizzazione. L’annuncio della Chiesa è, infatti, credibile in forza dell’amore vissuto con cui i credenti testimoniano la fede in Cristo. Redentore dell’uomo.

Nell’auspicare che sia sempre mantenuto vivo lo spirito di Don Carlo Gnocchi, imparto di cuore, in questa singolare ricorrenza, la Benedizione Apostolica agli organizzatori e ai relatori del Congresso e all’intera famiglia della Fondazione Pro Juventute Don Carlo Gnocchi, nonché a quanti beneficiano della loro concreta e quotidiana solidarietà.

Dal Vaticano, 23 Ottobre 1996.

IOANNES PAULUS PP. II

 

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